«Da oggi l’immigrazione non è più un business su cui lucrano scafisti e professionisti dell’accoglienza», dice Luigi Di Maio salutando le grandi manovre del governo giallo-verde nel mar Mediterraneo. La retorica della nazione vessata che alza la voce e ottiene finalmente di farsi sentire in Europa cementa, almeno pubblicamente, la coalizione e trascina il consenso dei sostenitori. Il giorno prima c’erano state le firme congiunte dei due ministri, Danilo Toninelli e Matteo Salvini, che avevano sancito il blocco dei porti italiani per la nave Aquarius. Si tratta della stessa imbarcazione sulla quale soltanto un paio di settimane fa era nato...