“Che cosa è per me la pittura? È la vita, è tutto ciò che mi attornia… la pittura è un’espressione umana…” Alto e magrissimo, lunghi capelli bianchi, occhi trasparenti e pensosi, modi da gran signore, nel settembre 1986 il maestro Paul Delvaux aveva quasi novant’anni. Nonostante l’età stupiva per la sua chiarezza e la purezza quasi infantile. Nella tarda estate di quell’anno ero partito con l’artista Enrico Baj alla ricerca dei grandi “vecchi“ del Surrealismo. Dopo Delvaux ci aspettava a Parigi André Masson, un altro pezzo importante della storia dell’arte del Novecento. La nostra prima meta era Veurne, una cittadina...