I crimini dell’Europa contro l’umanità
Al lavoro nella miniera di uranio di Shinkobwe, nella Repubblica Democratica del Congo – Reuters
Internazionale

I crimini dell’Europa contro l’umanità

Congo Silenzi e complicità dell’Ue e degli Usa nel conflitto che insanguina la regione orientale della Rdc. Il ruolo del Ruanda e lo «scandalo geologico» (uranio e coltan) che fa gola alle multinazionali. Parla il giornalista d’inchiesta Charles Onana
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 30 novembre 2013
Come spiegare «l’immobilismo esemplare» e il silenzio dell’Unione europea, oltreché la censura delle lobby mediatiche al soldo di una certa diplomazia, sul conflitto che da anni infiamma la regione orientale della Repubblica democratica del Congo (Rdc) se non come parte di esplicite politiche a sostegno di forti interessi economico-finanziari di governi (europei e d’oltreoceano) e multinazionali di ogni sorta? A ribadirlo, una massa di documenti top secret e le rivelazioni di diplomatici dell’Unione europea raccolte in circa dieci anni da Charles Onana, giornalista d’inchiesta franco-camerunense, nel suo ultimo libro Europe, Crimes et Censure au Congo (Editions Duboiris, 2012). Abbiamo incontrato...
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