I cottimisti dell’Est, vita e fatica bestiale su e giù in camion
Lavoro

I cottimisti dell’Est, vita e fatica bestiale su e giù in camion

Dietro l'incidente di Caluso Più a lungo guidi, più guadagni: il mercato della logistica è deregolamentato, a discapito della sicurezza. Le merci sulla Torino-Lione oggi le trasportano i tir
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 25 maggio 2018
Lungo la strada che i «migranti africani» – come da categorizzazione del presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker – percorrono per raggiungere la Francia, altri migranti corrono a tutta velocità. Polacchi, bulgari, ucraini, rumeni che guidano piccoli furgoncini cabinati con targa polacca: autotrasportatori cottimisti di cui si sa poco, ma assai visibili in val Susa. Viaggiano spesso incolonnati, a gruppi di due o tre, e la loro vita scorre in cabina dato che hanno il necessario per vivere e lavorare mentre guidano. Corrono sempre, giorno e notte, si fermano solo quando sono sfiniti: trasportano fino a sette tonnellate di merce...
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