I «convertiti» della democrazia nigeriana
Manifesti elettorali a Kano, nord Nigeria – Reuters
Internazionale

I «convertiti» della democrazia nigeriana

Oggi al voto, Boko Haram permettendo 14 i candidati alle presidenziali, ma è sfida a due tra l’ex dittatore che odiava Fela Kuti e il «fortunato». 175 milioni di persone alle urne anche per rinnovare il parlamento del paese più popoloso d’Africa, alle prese con l’emergenza jihadista nel nord. Alla vigilia l’annuncio (sospetto) della vittoria sul Califfato da parte dell'esercito
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 28 marzo 2015
I due principali contendenti alla presidenza della Nigeria hanno ieri lanciato i loro ultimi appelli per un voto pacifico. Ma il messaggio elettorale più forte arriva dall’estremo nord-est del paese, dove infuria il conflitto tra Boko Haram e gli eserciti di ormai ben quattro paesi (oltre alla Nigeria, “padrona di casa”, la guerra coinvolge a pieno titolo i confinanti Ciad, Niger e Camerun). L’esercito nigeriano ha annunciato infatti la riconquista di Gwoza, che dall’agosto del 2014 era quasi una capitale per il Califfato proclamato nello stato di Borno. I «terroristi» – giurano i militari – sono stati scalzati da tutte...
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