Cultura

I «consumati» del commercio: storie di dignità

I «consumati» del commercio: storie di dignitàUna lavoratrice del commercio in un outlet

Narrazioni del Lavoro Il libro di Francesco Iacovone e Marco Ferri racconta la battaglia delle donne costrette a lavorare tutti i giorni festivi per pochi soldi e senza diritti

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 11 luglio 2019

Per chi lo ha visto lavorare sul campo e battersi per i diritti delle commesse, sapere che Francesco Iacovone (insieme a Marco Ferri) ha scritto un libro non è una sorpresa. Lo è invece leggere «I consumati, siamo uomini o merci?» (Massari Editore, pp. 192, euro 14) e apprezzare la nettezza di un testo che tiene assieme teoria economica e pratica sindacale, analisi sociologica e quotidianità lavorativa.
La descrizione di luoghi come gli ipermercati o gli outlet – «i nuovi templi» – condizionino la nostra vita – «il Censis certifica che 90,4% degli italiani si reca presso i luoghi della grande e moderna distribuzione almeno una volta la settimana» e «per l’80,4% di loro l’offerta della distribuzione moderna è stata importante nella crisi per la tutela del proprio tenore di vita. In sintesi, la distribuzione moderna ha fatto welfare reale nei consumi» – va di pari passo con quella della condizione di chi ci lavora – l’80 per cento donne – per pochi soldi, poche ore, ma tutti i giorni festivi che dio manda in terra.
Iacovone in questi anni è diventato il punto di riferimento – «lo sfogatoio» – di migliaia di lavoratrici e lavoratori che denunciano le incredibili e non dignitose condizioni di lavoro e cercano un aiuto da quel sindacato di cui non hanno mai sentito parlare o di cui non hanno alcuna stima. Parecchie delle incredibili storie del libro riguardanti il degrado dei diritti dei lavoratori del commercio in giro per l’Italia le avete sul manifesto. Infatuati dall’onda M5s che prometteva «la regolamentazione delle chiusure festive», queste lavoratrici che spesso non riescono a vedere i loro figli piccoli crescere sono oggi ancora più arrabbiate o disilluse. Ma la battaglia per dare dignità al lavoro – «i consumati sono i lavoratori del commercio» – e ottenere «almeno una domenica libera al mese», come chiedeva Valeria, la commessa dell’Outel di Castel Romano trasferita di oltre 50 chilometri per la sola richiesta, va comunque avanti e miete successi sindacali e giudiziari. Il libro però ambisce a fare qualcosa di più: unire le forze tra consumatori e lavoratori. «Se la nuova condizione sociale in cui vanno a trovarsi allo stesso tempo cliente e commesso è quella di «consumati» dalla società dei consumi, forse c’è almeno un sentiero che possa farli incontrare, riconoscersi, guardare le cose dalla stessa parte, capirsi, unirsi». Convincesse anche un solo consumatore ad appoggiare la battaglia delle commesse, il libro avrebbe già ottenuto un successo.
Il libro sarà presentato oggi alle ore 17,30 alla sala Soci del supermercato Coop di via Laurentina 748 a Roma con la partecipazione di Massimo Pelosi, vicepresidente Legacoop Lazio; Elena Fattori, senatrice M5s; Marco Furfaro, segreteria nazionale Pd; Domenico Teramo, esecutivo nazionale Cobas e lo scrittore Christian Raimo.

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento