Il filosofo e storico dell’arte francese Georges Didi-Huberman è senza dubbio una delle figure che più hanno rinnovato lo studio delle immagini. Nella sua sterminata produzione si è interessato tanto al coinvolgimento delle immagini nella formazione del sapere, quanto alla loro capacità di agire nella storia, attraverso quello che potremmo definire come un «atto d’immagine» (per riprendere una fortunata formula dello storico dell’arte Horst Bredekamp). I suoi saggi più recenti affrontano la questione dell’immagine nel suo significato politico, come gesto di resistenza o come modalità che permette di pensare la complessità del presente. L’ESPOSIZIONE SOULÈVEMENTS, che Georges Didi-Huberman ha curato...