I 68 progetti di Romaeuropa 2018
Eventi Presentato il cartellone della manifestazione capitolina (19 settembre-25 novembre), apre «Kirina», un viaggio tra Africa e Occidente opera del coreografo burkinabé Sergè-Aime Coulibaly
Eventi Presentato il cartellone della manifestazione capitolina (19 settembre-25 novembre), apre «Kirina», un viaggio tra Africa e Occidente opera del coreografo burkinabé Sergè-Aime Coulibaly
Edizione numero trentatre per RomaeuropaFestival (19 settembre-25 novembre) con un cartellone che propone 68 progetti per 168 repliche, insieme a mostre convegni dove spiccano 38 prime nazionali, 29 programmi internazionali e 120 coproduzioni, e dove sono coinvolte 60 compagnie provenienti da 24 nazionalità differenti. «Un Festival Mondo – spiega il direttore artistico Fabrizio Grifasi, direttore generale e artistico Fondazione Romaeuropa – che fisicamente intercetta e convoglia pensieri e progetti, incrocia temi e questioni al cuore del nostro vivere come modalità di libero sviluppo della ricerca artistica, sovrapponendo le generazioni e permettendosi incursioni in territori molto distanti, eleggendo le contraddizioni e le diversità al cuore del proprio operare come pratica di racconto del presente attraverso le opere degli artisti che crediamo significativi. L’essenza stessa della nostra missione si colloca in questo spazio, luogo di mediazioni e riconciliazioni tra opposti, ambito di riflessione e accoglienza».
Apre la manifestazione capitolina il 19 Settembre, Kirina, spettacolo di danza firmato dal coreografo burkinabé Sergè-Aime Coulibaly e dalla sua Faso Dance Théatre, con i testi dello scrittore e studioso Felwine Sarr, le musiche di Rokia Traorè e la presenza live della sua band. Scorrendo il programma, spiccano le creazioni del libanese Omar Rajeh con la sua compagnia Maqamat e il compositore e artista visivo Zad Moultaka, la francese di origini vietnamite Caroline Guiela Nguyen, la cinese Wen Hui, lo svizzero Milo Rau, la Great Jones Repertory Company de La Mama di New York con la compagnia Motus, Mario Martone, Office for a Human Theater con Filippo Andreatta, Mimmo Cuticchio con Virgilio Sieni, il duo francese Tsirihaka Harrivel & Vimala Pons e l’artista visivo e compositore giapponese Rioji Ikeda.
Il REf18 si articola nei tre percorsi Storie, Visioni e Suoni e nelle sezioni Digitalive a cura di Federica Patti, Anni luce a cura di Maura Teofili, Dancincg Days a cura di Francesca Manica, REf KIDS a cura di Stefania Lo Giudice e nelle attività di incontri e workshop di Community a cura di Lara Mastrantonio, Massimo Pasquini e Matteo Antonaci. Info e programma completo: //romaeuropa.net/
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