Per Virgilio le cose sono radicalmente cambiate all’inizio del Novecento grazie soprattutto a due colpi di fucile tedeschi. Il primo, di Richard Heinze, liberò l’Eneide dall’incantesimo a cui l’avevano sottoposta i romantici. La sua monografia Virgils epische Technik, uscita nel 1903, «è forse il più bel libro (bello nel senso di rigoroso, autorevole, completo, chiaro) che sia stato scritto su Virgilio» (Franco Serpa). Nello stesso anno usciva, per la serie dei commenti scientifici della Teubner, il grande Kommentar di Eduard Norden al sesto Libro dell’Eneide, destinato anch’esso a cambiare in profondità il modo di leggere e spiegare l’epica di Virgilio....