Hong Kong, ri-vietato ricordare Tienanmen

Come da due anni a questa parte anche il 33mo anniversario del massacro di Tienanmen si è consumato ieri a Hong Kong tra divieti, minacce di applicare le nuove norme sulla sicurezza nazionale che prevedono pene fino a 5 anni per manifestazioni non autorizzate e fermi di diversi attivisti, tra i quali  il leader della Lega dei socialdemocratici (Lsd) Yu Wai-pan, rilasciato poco dopo senza cauzione.

Sigilli a Victoria Park, luogo in cui si è sempre svolta la veglia per la commemorazione delle vittime. Ai manifestanti che si sono comunque riuniti nelle vicinanze del parco è stato impedito  anche di utilizzare la luce degli smartphone al posto delle tradizionali candele. Tra i fermati, un uomo di 80 anni per resistenza e una donna “armata” di un lenzuolo bianco che ha tentato di avvicinarsi alla zona proibita.

Fin qui ordinaria repressione legata al nuovo corso. Molto meno ordinario l’invito che secondo il quotidiano “South China Morning Post” la Cina ha rivolto a diversi consolati stranieri con sede a Hong Kong a non «twittare o ritwittare messaggi sul 4 giugno»