Negli anni 90, c’erano pochi libri ed esigue risorse educative che potessero riflettere le esperienze vivaci e diverse dei Maori in Nuova Zelanda. A guidare Huia per oltre trent’anni è stato un bisogno critico. Huia è una casa editrice indigena con sede a Wellington. Ha un programma di lavoro molto fitto, che prevede la pubblicazione di saggistica, narrativa per adulti, per ragazzi e albi illustrati, nonché lo sviluppo di risorse destinate al settore educativo. Grazie al suo impegno intenso, si è guadagnata la reputazione di essere una fonte intellettuale e sociale per la comunità Maori e non solo. Huia è stata fondata nel contesto del movimento di rinascita indigeno. Al centro di questa «onda» c’è stata la rivitalizzazione della lingua maori: negli anni 80 sono stati istituiti asili, scuole e università a immersione linguistica per garantire che i bambini potessero crescere utilizzando il maori come prima scelta e che le persone potessero imparare attraverso la loro visione del mondo. Il governo neozelandese ha anche fissato un obiettivo: arrivare a un milione di neozelandesi parlanti l’idioma indigeno entro il 2040. Huia ha svolto un ruolo fondamentale nel sostenere e accelerare questo risveglio linguistico.

La casa editrice ha investito in modo significativo nell’assunzione di esperti, nella formazione di scrittori, nella creazione di opportunità editoriali e nel coinvolgimento di illustratori maori. Valorizzare tutto ciò che ci ha preceduto è parte integrante del nostro successo. Senza la cura e la considerazione per le nostre conoscenze culturali, la nostra lingua e la nostra comunità non saremmo in grado di stimolare l’economia maori e di affiancare una rete di creativi come quella che abbiamo costruito.
Huia è la più grande casa editrice indipendente della Nuova Zelanda e, fino a questo momento, ha pubblicato oltre cinquecento autori indigeni e più di mille libri in lingua maori.

La direttrice di Huia, Eboni Waitere

Huia adesso sta portando quelle voci nel mondo: la Fiera del libro per ragazzi di Bologna è uno spazio aperto e competitivo, che attrae espositori da oltre cento paesi ed è un privilegio rappresentare qui i nostri autori e produzioni editoriali. Mi auguro di riscontrare un’innegabile presenza indigena nelle future kermesse del libro.
Sono particolarmente appassionata di libri per bambini perché ho sperimentato in prima persona il loro potere di trasformazione nel formare le aspirazioni dei nostri giovani. Con le loro copertine audaci e di grande impatto, i libri Huia si fanno notare sugli scaffali, ma sono i messaggi sofisticati e di fondo a renderli unici. Cerchiamo sempre storie avvincenti, emozionanti e nello stesso piacevoli da leggere. In queste narrazioni, sono fondamentali le sfide della vita reale che i personaggi devono affrontare. Quando un giovane lettore riesce a immedesimarsi nel personaggio, allora intraprende un viaggio insieme a lui. La vicenda prende vita al di fuori del libro, nella vita stessa di chi lo sfoglia.

Non sono solo le parole a catturare. Il team di Huia presta molta attenzione anche al ruolo delle illustrazioni nei libri per l’infanzia. Gli albi illustrati offrono l’opportunità di aggiungere profondità e più strati a una storia, affascinando i lettori attraverso l’alfabetizzazione visiva. In Nuova Zelanda, il tasso di alfabetizzazione dei giovani è una sfida aperta e anche una preoccupazione significativa per gli educatori. Ma la soluzione è semplice: quando i bambini si vedono riflessi nelle storie, sono più propensi a impegnarsi. La nostra ricerca nelle scuole ha dimostrato che la fiducia nella lettura aumenta notevolmente nel momento in cui ci si può riconoscere e si relazionare con un racconto.
La diversità e la rappresentazione nell’editoria per ragazzi sono questioni importanti a livello globale. Studi e statistiche rivelano la disparità nella rappresentazione di varie etnie e culture. Huia può essere da esempio: gli indigeni dirigono la narrazione in ogni fase del processo. Come indigeni, siamo spesso soggetti a stereotipi e a percezioni antiquate di ciò che significa essere maori. I nostri libri sfidano costantemente queste aspettative: siamo viaggiatori del tempo e maghi, inventori e innovatori, detective e risolutori di problemi. Quando diamo forma e raccontiamo le nostre storie, aspirazioni e esperienze vissute come maori, queste diventano illimitate.

La direttrice di Huia parlerà nel panel «Origins: Indigenous Voices in Children’s Books» il 10 aprile, alle ore 10, presso Book Lovers’ Café.