Dopo più di sei mesi di degenza all’ospedale Gemelli, Hasib Omerovic è tornato a casa una settimana fa. È in discrete condizioni fisiche, malgrado abbia ancora bisogno di terapie riabilitative, ma soprattutto ricorda ogni momento di quel terribile 25 luglio.

Il 2 febbraio è stato ascoltato, a Roma, dai procuratori Michele Prestipino e Stefano Luciani; «con loro due interpreti della lingua dei segni», comunica la famiglia del 37enne rom sordo sostenuta dall’Associazione 21 luglio.

Hasib Omerovic precipitò dalla finestra della propria abitazione di Primavalle mentre in casa si erano introdotti quattro poliziotti senza mandato. A dicembre uno degli agenti, Fabrizio Ferrari, ha rotto il silenzio e denunciato il suo collega Andrea Pellegrini, che è stato arrestato per tortura e falso.

Hasib ha raccontato ai pm «di essere stato colpito e picchiato dagli agenti, e di essere poi stato scaraventato dalla finestra», confermando quanto riportato nell’esposto promosso dai propri genitori all’indomani della vicenda.