Musica e social network vanno sempre meno d’accordo. Mentre si attende di sapere se Siae e Meta troveranno una nuova intesa – l’accordo transitorio sulle licenze scadeva ieri – l’ultimo contrasto riguarda Universal Music Group (Umg) e TikTok. Anche il contratto tra i due colossi infatti scadeva ieri, ma non ne è stato stipulato uno nuovo perché TikTok avrebbe proposto a Universal una cifra più bassa, prontamente respinta. L’azienda americana minaccia quindi di non concedere più in licenza tutti i brani del suo catalogo sul social cinese già in questi giorni.

LE MOTIVAZIONI si trovano in una lunga lettera aperta, indirizzata «alla comunità di artisti e autori», in cui dalla Umg affermano: «Abbiamo sollecitato TikTok su tre questioni cruciali: un compenso adeguato per i nostri artisti, la protezione degli artisti umani dagli effetti dannosi dell’intelligenza artificiale e la sicurezza online per gli utenti di TikTok». Punti su cui la piattaforma cinese avrebbe reagito con indifferenza. La major musicale statunitense di pone quindi come «paladina» del settore, in quanto «la tattica di TikTok è ovvia: usare il potere della sua piattaforma per danneggiare gli artisti più vulnerabili. In definitiva TikTok sta cercando di costruire un business basato sulla musica, senza pagare un giusto valore per la musica». Dal canto suo, l’azienda cinese ha risposto sostenendo che «Universal Music Group ha messo la propria avidità al di sopra degli interessi di artisti e cantautori».
Nel catalogo Universal ci sono tra gli altri Taylor Swift, Bad Bunny, Drake, Billie Eilish, Kendrick Lamar, Ariana Grande, Justin Bieber, Adele, U2, Coldplay, Bob Dylan. Artisti con le cui canzoni non sarà più possibile creare contenuti sulla trafficatissima piattaforma.