Cultura

Guardando il mondo da un «Oblò»

Guardando il mondo da un «Oblò»Zerocalcare, Kobane

Festival Una rassegna a Padova che intreccia graphic novel e cinema, per interrogare il pubblico su diritti, consumi e business

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 6 febbraio 2015

Un periscopio nel mare della banalità. La finestra diversa che inquadra l’orizzonte. Il cerchio della comunità che non si arrende. Debutta a Padova «Oblò. Sguardi sulla realtà fra cinema e fumetti»: lunedì 9 febbraio, alle ore 21, la multisala Astra di via Aspetti ospiterà Zerocalcare (autore della storia a fumetti su Kobane), il sociologo Gianfranco Bettin, Domenico Chirico di Un ponte per e Ivan Grozny. Una serata (coordinata da Vilma Mazza e Claudio Calia) dedicata alla resistenza ai poteri in guerra con la proiezione di Dentro Kobane. Gioia e cooperazione di Ivan Grozny; About Gaza di Pietro Bellorini e Simone Camilli, fotoreporter morto il 13 agosto 2014 per lo scoppio di un ordigno inesploso; La guerra contro las mujeres di Hernàn Zini.

«Il presente è un mare denso di pericoli e insidie per navigarlo e raggiungere la metà prefissata bisogna condividere la rotta in tanti, guardare dall’oblò le isole che esistono da cui altri provano a partire armati delle stesse bussole, quelle della volontà di costruire un futuro diverso per tutte e tutti» spiegano i promotori della rassegna che «esporta» in Veneto Terra di Tutti Film Festival e lo intreccia con la graphic novel, le esperienze di solidarietà, i progetti in cantiere.
«Oblò» è un’iniziativa che «triangola» storie e linguaggi di Gruppo di volontariato civile (l’ong di Bologna attiva dal 1971), l’associazione Ya Basta (che da vent’anni si occupa di America latina e Mediterraneo) e Becco Giallo (l’editore di inchieste, biografie, reportage a fumetti). Una vera e propria esplorazione dei confini già abbattuti non solo metaforicamente. E soprattutto il laboratorio, artistico e non, che punta a mettere radici future.

«Tre esperienze diverse ma accomunate dalla consapevolezza che per agire per cambiare la realtà c’è la necessità di uno sguardo acuto, plurale, aperto sulle contraddizioni del presente. E che possa condurre tutti ad una riflessione non scontata sui grandi temi contemporanei: i conflitti, le migrazioni, il cambiamento climatico, le libertà dei corpi. Tutti temi che si possono approfondire proprio a partire da punti di vista diversi ma connessi, capaci di svelare, oltre la velocità delle notizie che viaggiano in rete, le trame sociali del presente per valorizzare le possibilità della costruzione di un’alternativa basata su nuovi diritti, sulla dignità, sulla giustizia sociale ed ambientale» anticipano Gvc, Ya Basta e Becco Giallo.

Il programma della rassegna proseguirà all’insegna dei temi-chiave per tutti. Il 16 febbraio sarà il giorno dedicato a frontiere, diritti, migranti con Marta Gerardi autrice di Destinazione FreeTown, il fotoreporter freelance Gianpaolo Musumeci e il criminologo Andrea Di Nicola che hanno pubblicato il libro Confessioni di un trafficante, Mario Pizzali medico internazionale di Emergency, Luca Bertolino di Razzismo Stop. Sul grande schermo Sexy Shopping di Antonio Benedetto; Two at the border di Tuna Kaptan e Felicitas Sonvilla (Germania); Legge 52 di Souheil Bayoudh (Tunisia).
Si riprenderà il 23, con un appuntamento a metà strada fra Expo 2015, summit sul clima e agrobusiness. Beppe Caccia coordinerà la discussione con Pascoe Sabido (Corporate Europe Observatory), Paolo Castaldi autore di Chilometri Zero, Anne-Iris Romens di AltrAgricoltura Nord Est e Laura Greco di A Sud. Le proiezioni in cartellone sono Second wind di Sergey Tsyss (Russia); When elephants dance the grass gets beate di Jan Van Den Berg (Olanda) e Endless road di Huaqing Jin (Cina).

Infine, lunedì 2 marzo calerà il sipario con l’appuntamento dedicato a «Corpi differenti»: ospiti, Alessia Di Giovanni autrice di Piena di niente, Carlotta Romagnoli della Cooperativa Iside, Porpora Marcasciano di Mit, Aurora D’Agostino dei Giuristi democratici, la regista Carlotta Piccinini e Stefania Piccinelli di Gvc. Al multisala Astra arriveranno così When I was a boy, I was a girl di Ivana Todorovic (Serbia), Chi vuoi che sia di Davide Vigore e Riccardo Cannella e Eco de femmes di Carlotta Piccinini (Italia, Tunisia, Marocco).

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