Grillo «Il Pd? Non ha una visione». Anche Conte ribadisce le differenze
Campo largo Intanto Sergio Cofferati torna nel partito. Sia dal leader M5S che da Schlein sulla proposta di Calenda del cancellierato
Campo largo Intanto Sergio Cofferati torna nel partito. Sia dal leader M5S che da Schlein sulla proposta di Calenda del cancellierato
«Nessuno si permetta di paragonarmi a questa destra» dice Giuseppe Conte di ritorno dalla missione di Lampedusa, a proposito del dibattito sull’immigrazione e delle sue critiche al Pd accusato di sostenere l’«accoglienza indiscriminata». Il leader M5S però ribadisce la sua posizione sul Pd troppo aperto alla libera circolazione (cosa singolare nel partito che fu di Minniti): «In passato mi sembra che sia stata questa la loro declinazione, se non è così ce lo chiariscano. I cartelli elettorali non li faremo mai, serve un confronto leale e franco. Noi lo ius soli non lo facciamo, facciamo lo ius scholae».
Grillo, a Roma per vedere i suoi, si dice in piena sintonia con Conte e accusa il Pd di essere privo di «visione»: «Non ci sono campi, se non hai un po’ di immaginazione. Le alleanze le abbiamo fatte: destra e sinistra, e sono andate tutte o con pugnalate alla schiena».
Intanto, sia Conte che Schlein reagiscono senza troppo entusiasmo alla proposta di Carlo Calenda di unirsi attorno al cancellierato alla tedesca. E nel Partito democratico si registra un ritorno: ieri si è iscritto nel circolo di Portoria di Genova , la città in cui vive, Sergio Cofferati.
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