«Ho la coscienza a posto», dice Beppe Grillo ai chi lo chiama per dargli il suo conforto sull’indagine della procura di Milano che lo riguarda. Nel frattempo si viene a sapere che non sarebbero tantissimi i documenti, contratti, corrispondenza, file e appunti sequestrati dagli agenti del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Milano alla Beppe Grillo srl, alla Casaleggio Associati e a cinque persone che non sono indagate. Il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e il pm Cristiana Roveda dicono che quelle carte potrebbero contenere materiale utile a ricostruire rapporti e contratti tra Grillo, la Casaleggio e il...