«Napolitano vada in televisione, in prima serata e parli alla nazione. Dica la verità sullo stato dell’economia, sulle misure che dovremo prendere, sui sacrifici enormi che ci aspettano. Imponga la cancellazione del Porcellum, contro cui alla Camera ha votato soltanto il M5S e un solo deputato del pdmenoelle e sciolga il parlamento». Dal suo blog Beppe Grillo chiede le elezioni e torna alla carica del governo e del presidente della Repubblica, accusati entrambi di non fare niente mentre il Paese «si avvia verso la catastrofe economica». «Questa agonia non può durare» dice il comico, che chiede un incontro a Giorgio Napolitano. Dal Quirinale, però, arriva un stop deciso: «Il presidente non ha ricevuto nessuna richiesta di incontro nei modi necessari perché potesse prenderla in considerazione», fanno sapere fonti vicine a Napolitano.
Con una manifestazione che si terrà davanti a Montecitorio, domani i parlamentari 5 stelle restituiranno parte dello stipendio e della diaria non spesa: oltre 1,5 milioni di euro destinati a un fondo per risanare il debito pubblico.
Intanto, però, è ancora una volta Beppe Grillo a tenere banco. Da Genova il leader del Movimento usa toni durissimi nei confronti di Letta. Sul blog il comico ha messo una finta pagina del Corriere della Sera, copia di quella uscita il 25 luglio del 1943 per annunciare la caduta del fascismo, che titola: «Le dimissioni di Letta. Grillo capo del governo. Un proclama di Napolitano». Ma aldilà della grafica, le motivazioni di Grillo sono estremamente concrete: «La disoccupazione ha toccato il record storico dal 1977, da quando viene misurata, la produzione industriale precipita, le aziende chiudono o espatriano, il debito pubblico aumenta, qualcuno si suicida, ma questo è solo un dettaglio».
Di fronte a questa situazione a dir poco preoccupante, per il comico il governo «fa solo annunci e tira a campare per non tirare le cuoia sotto l’attenta regia di Napolitano che dal Colle elargisce segni di sostegno quotidiano ai ministri».
Per il leader del M5S invece, il Quirinale dovrebbe chiudere l’esperienza del governo Letta e indire le elezioni.«Non vorrei essere nei panni di questi politici – conclude – di questi pennivendoli quando il popolo italiano capirà di essere stato ingannato».
Per il Movimento intanto si avvicina il «restitution day». Rinviata ormai parecchie volte, domani dovrebbe avvenire la restituzione delle eccedenze delle diarie. Non ci sarà Grillo, e la cosa non è tanto normale anche se nel Movimento tutti preferiscono fare finta di niente. Almeno per ora pare che tutti i senatori e i deputati abbiano mantenuto la parola data ed effettuato il versamento sul conto indicato, mentre è rimandata ai prossimi giorni la rendicontazione particolareggiata per ogni singolo parlamentare, che verrà pubblicata sul sito di Grillo.
Il Movimento si prepara intanto a uscire dai palazzi della Politica. L’idea è quella di portare i parlamentari 5 stelle in quelle zone del paese in cui disagi, malessere e la presenza della criminalità sono più forti. La prossima iniziativa avverrà in Campania venerdì prossimo per quello che è stato battezzato lo «spazza-tour». Una quarantina di deputati e circa 30 senatori si recheranno ad Acerra, Nola, Marigliano e in tutti quei paesi – spiega il M5S – «nei quali confluiscono i traffici illeciti di rifiuti industriali dal Nord Italia, gli sversamenti abusivi delle industrie locali e i rifiuti urbani speciali».
Grillo chiede le elezioni e attacca Napolitano. Che però lo ignora
5 Stelle. Il leader del M5S chiede un incontro al presidente della Repubblica: «Vada in televisione a spiegare la situazione del Paese»

Beppe Grillo
5 Stelle. Il leader del M5S chiede un incontro al presidente della Repubblica: «Vada in televisione a spiegare la situazione del Paese»
Pubblicato 10 anni faEdizione del 3 luglio 2013
C. L., ROMA
Pubblicato 10 anni faEdizione del 3 luglio 2013