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Grillo al Colle per parlare di tv, reddito e riforme

Grillo al Colle  per parlare di tv,  reddito e riformeBeppe Grillo – Lapresse

5 Stelle Il leader del movimento incontra il presidente Mattarella

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 27 febbraio 2015
C. L.ROMA

Si è parlato anche di Rai nell’incontro che Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio hanno avuto ieri con il capo dello Stato. E le cose dette dai due leader Cinquestelle a Sergio Mattarella fanno sperare il Pd sulla possibilità di un’intesa con il M5S per quanto riguarda la riforma della televisione pubblica. «E’ necessaria un’accelerazione della riforma dell’informazione del servizio pubblico volta a evitare sprechi e a promuovere sinergie», hanno spiegato Grillo e Casaleggio al capo dello Stato, con il quale sono tornati a sottolineare come per il movimento sia prioritario fare maggior ricorso alle professionalità interne all’azienda, nonché procedere con trasparenza nelle nomine dei direttori e avviare una razionalizzazione delle risorse. Oltre, ovviamente, a fare in modo che si arrivi a una completa autonomia della Rai dai partiti.
Tutti punti sui quali una convergenza sarebbe possibile e che non sono sfuggiti al Pd. «Le parole di Grillo e Casaleggio rappresentano un’apertura che va colta», si sono affrettati non a caso a commentare il segretario della commissione di Vigilianza Rai, Michele Anzaldi, e il capogruppo del Pd Vinicio Peluffo. «Se il Movimento 5 Stelle conferma in parlamento questo orientamento, è possibile lavorare per cercare una proposta comune». Una dispobbilità al dialogo confernata ìi serata anche Roberto Fico. «Sulla roforma della rai il M5S è pronto a dialogfare tutre le forzxe politiche presenti in aprlamento e con la maggioranza di governo», ha confermato il presidente della commissione.
In attesa di sviluppi, Grillo non ha perso l’occasione per trasformare l’incontro con il capo dello Statao in u pretesto per stupire e dividere il Movimento. Come annuncato ad arte per creare attesa, il leader si è infatti presentato al Quirinale con una ragazza siciliana di 18 anni, Maria Teresa, definita dallo stesso Grillo come la «più giovane attivista» del M5S. Una scelta non compresa dagli attivisti che avrebbero preferito veder salire al Colle i capigruppo di Camera e Senato in rappresentanza dei lavosotr svolto da deputati e senatori Cinquestelle, e il viceprsidente della Camera Luigi Di Maio. Tutti rimasti invece fuori la porta senza tante spiegazioni. Messa comunque da parte qualche frase poco gentile inviata da Grillo all’indirizzo di Mattarrella nelle scorse settimane, il duo di fondatori si è detto soddisfatto dell’incontro, al punto da augurarsi di poter replicare in futuro. Rai a parte, con Mattarella Grillo ha toccato alcuni punti fondamentali per il M5S. Come tutte le opposizioni ha chiesto maggior rispetto da parte del governo verso il parlamento, ricordando l’eccessivo ricorso alla decretazione d’urgenza fatto da Renzi. «Il governo ha sinora presentato alle Camere 28 decreti legge (media 2,3 al mese) e ha posto 34 questioni di fiducia (media 2,8 al mese)», è scritto nel documeto lasciato al capo dello Stato. E poi la lotta a mafia e corruzione e l’abolizione dei vitalizi parlamentari per i condannati, ma anche una valutazione del presidente sulla legge elettorale che «disciplina l’elezione soltanto di una Camera». Infine hanno chiesto la discussione del ddl presentato dal M5S sul reddito di cittadinanza, attualmente in commissione Lavoro del Senato ma non ancora calendarizzato.
Alla fine Grillo e Casaleggio se sono ripartiti senza riferire ai parlamentari del colloquio, e la cosa non è stata gradita. Al di là dei mal di pancia interni, l’incontro ha segnato comunque una netta inversione di rotta dei rapporti avuti finora con il Quirinale, quando capo dello Stato era Giorgio Napolitano. «Vogliamo ringraziare il presidente per l’incontro e per la simpatia», è stato il commento fatto da Grillo e Casaleggio prima di imboccare la strada di casa.

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