Greta Van Fleet, l’invasione delle ultracover
Greta Van Fleet
Visioni

Greta Van Fleet, l’invasione delle ultracover

Note sparse Si discute sull'artificiale risurrezione rock della band, che torna con un nuovo disco: «The Battle At The Garden’s Gate»
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 14 aprile 2021
La storia si ripete due volte: la prima come Led Zeppelin, la seconda come Greta Van Fleet. Oltre il sarcasmo delle parafrasi c’è però un discorso ben più articolato sul concetto di autenticità e sull’artificiale resurrezione del rock. Dopo l’ascolto degli ultimi singoli dei fratelli Kiszka la critica si era affrettata a indicare le nuove cuciture del Frankenstein di Frankenmuth, Michigan: ecco brandelli dei Rush e dei Cream, ecco le fattezze di Bowie, Queen, Elton John (esibite nel video di Heat Above). Ancora manierismo, insomma, ma con una paletta più ricca. Poi esce Broken Bells: fermi tutti, ritorna il gene...
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