Green pass: obbligo per i docenti, stipendio sospeso dopo 5 giorni
Consiglio dei ministri Approvato il decreto su scuola e trasporti, ma solo a lunga percorrenza. Tamponi a prezzi calmierati per tutti
Consiglio dei ministri Approvato il decreto su scuola e trasporti, ma solo a lunga percorrenza. Tamponi a prezzi calmierati per tutti
La giornata ieri si è aperta con la cabina di regia per blindare il secondo decreto sul green pass mettendo a verbale il sì dell’intera maggioranza di governo, Lega inclusa. Dopo le comunicazioni alle regioni («aspettiamo il provvedimento – ha poi spiegato il presidente Fedriga -, il ministero dei Trasporti ha detto che scriverà le linee guide con noi»), è arrivato il consiglio dei ministri che ha varato il dl in serata: sarà valido dal primo settembre al 31 dicembre, quando scade lo stato d’emergenza. Il premier Draghi continua a mediare, quando non si trova la quadra si rimanda. Come sull’obbligo di pass sui posti di lavoro: «Al momento una decisione non c’è – ha spiegato il ministro Orlando -, è noto che dentro la maggioranza ci sono posizioni molto diverse. Non so dire quale sarà la decisione finale».
Su scuola e trasporti l’accordo con Salvini è stato invece trovato. Così il leader del Carroccio in mattinata ha anticipato i contenuti del Cdm: «Nessuna limitazione per colazioni, pranzi e cene in albergo per i clienti delle strutture; nessun green pass almeno per tutto agosto per i mezzi di trasporto; garanzia di scuola in presenza». In cambio, Salvini ha smesso di mettersi di traverso sul pass per gli insegnanti e ne ha accettato l’introduzione per gli spostamenti. «Investiamo sul pass per evitare chiusure e tutelare libertà» ha sintetizzato il ministro Speranza a dl approvato.
SUL FRONTE SCOLASTICO, il governo assicura: «Ritorno in presenza per tutti gli ordini e gradi per tutelare la sfera sociale e psico-affettiva degli studenti». Green pass obbligatorio per il personale ma non per gli alunni, dovranno invece esibirlo gli universitari (un punto rimasto in bilico fino in serata). Obbligo di mascherina (tranne sotto i 6 anni), resta il distanziamento di un metro ma dove è possibile. I vaccinati che hanno un contatto con un positivo dovranno fare una quarantena di 7 giorni, anziché di 10, al termine dei quali sarà necessario fare un tampone molecolare. Regioni e comuni potranno imporre la Dad solo come deroga per «specifiche aree o singoli istituti» ed esclusivamente in zona rossa o arancione o per casi eccezionali di focolai o rischio particolarmente elevato.
Tutto il personale della scuola e dell’università dovrà esibire il pass: «Il mancato rispetto delle disposizioni è considerata assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento». «Investiamo nel piano per la riapertura delle scuole quasi 2 miliardi. I dirigenti scolastici sono responsabili dell’applicazione della norma» ha spiegato il ministro Bianchi. Francesco Sinopoli (Flc Cgil): «Temiamo che si scambi la copertura vaccinale con la soluzione di tutti i problemi. Ci sono 4 milioni di studenti under 12 esclusi dalle immunizzazioni. Il nodo dei trasporti è stato trascurato. L’anno scorso erano previsti un miliardo e 850 milioni di euro, per il prossimo anno solo 350 milioni: non poter contare sul personale aggiuntivo rischia di costringere le scuole a formare le classi numerose».
TAMPONI a prezzi calmierati: il commissario Figliuolo ha firmato il protocollo d’intesa con le farmacie aderenti (l’elenco sul sito del commissariato all’emergenza) così il test nella fascia 12 – 18 anni costerà 8 euro, 15 euro per gli over 18. A Figliuolo anche il compito di fare un piano di screening nelle scuole, si ragiona anche su test salivali (tasto su cui insiste la Lega). Per i cittadini di San Marino che hanno avuto lo Sputnik, ci sarà un regime transitorio fino al 15 ottobre, dopo non sarà ritenuto valido ai fini del green pass. A chi ha ricevuto Reithera (ancora in sperimentazione) potrà essere rilasciato un certificato di esenzione temporanea alla vaccinazione con validità fino al 30 settembre.
TRASPORTI. Carta verde dal primo settembre (ma il fronte della prudenza aveva chiesto di anticipare al 20 agosto per coprire i rientri dalle ferie) obbligatoria su aerei, navi e traghetti interregionali a esclusione dello Stretto di Messina, sui treni a lunga percorrenza, sugli autobus che collegano più di due regioni. Obbligo di certificazione verde anche per gli autobus adibiti a servizio di noleggio con conducente, a eccezione di quelli aggiuntivi al servizio pubblico locale e regionale.
L’obbligo di pass non applica per i soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale e per i soggetti esentati. La capienza dei mezzi verrà aumentata dal 50% all’80% dei posti disponibili. Il pass non sarà necessario per il trasporto pubblico locale e per i treni regionali ma anche per questi la capienza va all’80% in zona bianca a gialla. Per il comparto si spera nello smart working e nel potenziamento: a disposizione di regioni e province 619 milioni per servizi aggiuntivi e 800 milioni per compensare i minori ricavi.
LA CARTA VERDE non servirà per i clienti degli alberghi che vogliono accedere ai ristoranti e ai bar al chiuso delle strutture mentre sarà richiesta per il pubblico esterno. Federalberghi festeggia. Stadi aperti al 50% a scacchiera, aumentata al 35% la capienza per gli sport al chiuso.
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