Grazie dei fiori, scintille glamour di una popstar

Si è cimentata un po’ in tutti i generi musicali – sempre con sicurezza (ascoltatela alle prese con Nothing else matters dei Metallica incisa qualche anno fa) e sprezzo assoluto del pericolo. L’ex ragazzina terribile ha abbandonato progressivamente il pop compunto per puntare addirittura a una sua versione più sexy e provocante che ha convogliato nel precedente Plastic Hearts (2020). Visto l’esito non proprio devastante dell’album, Miley Cyrus si ricompatta in un pop con poca melassa e buona attitudine dance (ri) trovando l’ispirazione puntando proprio sulla fine del suo matrimonio con Liam Hemsworth. Nasce così il tormentone Flowers – quasi 650 milioni di streaming – che – pur non citandolo apertamente – rinfaccia al suo ex tradimenti e comportamenti non propriamente signorili. Ma nel disco le potenziali hit abbondano – d’altronde si è circondata di hitmaker come Greg Kustin, Mike Will, Kik Harpoon, ed è facile immaginare che Thousand miles (in coppia con Brandi Carlile), Island e Handstand possano arrampicarsi facilmente nelle parti alte delle classifiche.