Lavoro

Gratuito patrocinio per le vittime di amianto

Gratuito patrocinio per le vittime di amianto

La proposta Presentato un disegno di legge bipartisan al Senato

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 17 luglio 2015

Gratuito patrocinio ai familiari delle vittime di amianto. Lo prevede una proposta di disegno di legge, prima firmataria la presidente della commissione di inchiesta sugli infortuni sul lavoro, Camilla Fabbri (Pd), depositata ieri al Senato. Il Ddl è stato sottoscritto da una cinquantina di senatori di maggioranza e opposizione. Secondo il provvedimento, lo Stato dovrà sostenere le spese giudiziaria delle famiglie che sono costrette ad affrontare lunghi e incerti processi contro le multinazionali del settore. La legge esistente garantisce il pagamento delle spese processuali alle famiglie con un reddito inferiore a 13 mila euro e viene applicata anche alle vittime di violenza sessuale, pedofilia o pedopornografia.

Un intervento legislativo risalente a due anni fa ha esteso questo benefici anche alle vittime di chi è stato vittima di maltrattamenti familiari, mutilazione degli organi genitali femminili. Partendo da questo norma il Ddlprevede che lo Stato si assuma l’onere delle spese legali per le vittime da esposizione ad amianto coinvolte nei processo a carico dei responsabili di disastro doloso, reato di rimozione o omissione dolosa di cautele antinfortunistiche; reato di disastro colposo; reato di omicidio doloso; lesioni dolose e omicidio colposo. Lo Stato dovrebbe pagare le spese legali indipendentemente dal reddito dei familiari delle vittime di questi reati. Il costo economico di questo provvedimento è stato calcolato in due milioni e mezzo di euro annui che potrebbero essere prelevati da un «Fondo taglia-tasse». Il Ddl dovrebbe inoltre un effettivo esercizio del diritto di difesa per le vittime tutelato dall’articolo 24 della Costituzione.

Ampio è lo schieramento parlamentare che ha sottoscritto il provvedimento. Ci sono 40 senatori del partito Democratico; quattro senatori di Area popolare (Aiello, Conte, Langella e Marinello), due ex esponenti del Movimento Cinque Stelle (Battista e Romani), due autonomisti (Laniece e Panizza), l’ex Ncd Caridi, il forzista Floris, l’ex montiano Romano e il fittiano Zizza che conferma: «La proposta di legge prevede l’ammissione delle vittime dell’amianto che si costituiscono parti civili o persone offese, al beneficio del patrocinio a spese dello Stato, in deroga all’attuale normativa».

«Il Ddl nasce da un obbligo morale che sentiamo verso le vittime di amianto e le loro famiglie – sostiene Camilla Fabbri che annuncia anche una conferenza nazionale sull’amianto il prossimo 30 novembre – Abbiamo il dovere di mitigare, per quanto è possibile, il loro dolore e di sostenere la loro richiesta di giustizia». La senatrice Fabbri ha ricordato che «sono passati 23 anni dalla legge con cui l’amianto è stato bandito, ma complice una normativa complessa e farraginosa e una mappatura ancora incompleta, la sfida è tutta aperta». «Il ddl per il patrocinio alle spese legali – aggiunge Daniele Borioli (Pd) può essere uno strumento importante di sostegno per le famiglie impegnate nel processo Eternit bis». «O per le famiglie degli ex operai del cantiere navale di Monfalcone che aspettano ancora giustizia» sostiene Laura Fasiolo (Pd).

Una relazione pubblicata dall’Inail relativa al 2014 sostiene che le denunce di malattia professionale sui lavoratori affetti da malattie asbesto-correlate sono state 1700. I lavoratori deceduti per tali patologie sono stati 414 su 1488 decessi per malattie professionali. Quasi due morti al giorno per malattie asbesto-correlate. L’85% riguarda persone di età superiore ai 74 anni. A tali dati vanno aggiunti numeri equivalenti relativi agli anni precedenti. Per il futuro l’Inail ipotizza un aumento delle malattie asbesto-correlate che toccherà il picco nel 2020.

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