Grammy Awards. 9 nomination a Jay Z

Magari non incidono più come una volta, quanto ogni nomination (e ogni premio guadagnato) significavamo posizioni scalate in classifica e soprattutto tante copie vendute. Nell’era del download gradito ancor più se piratato i Grammy Award giunti alla cinquantaseiesima edizione che si svolgerà il prossimo 26 gennaio allo Staples Center di Los Angeles, mantengono comunque, magari con meno lustro, un (ir)resistibile appeal per gli amanti della musica, l’equivalente della notte degli Oscar.

Quindi si guarda con curiosità alle nomination appena annunciate dalla Recording Academy che ha selezionato l’elenco (infinito, controllate nel sito di Billboard…) dei candidati. E un po’ di sorprese ci sono state. Intanto trionfa – almeno come candidature Jay Z il deus ex machina della scena soul rap che con la moglie Beyoncé monopolizza il mercato musicale ma non solo- con 9 nomination. Ma, prima sorpresa, non come migliore disco. Il suo (noiosetto, diciamocela tutta…) Magna carta è fra i nominati fra gli album rap, ma non nella categoria disco dell’anno, Grammy conteso da The Blessed Unrest di Sara Bairelles, Good Kid M.A.A.D City di Kendrick Lamar, The Heist del duo Macklemore & Rian Lewis, Red di Taylor Swift e Random Access Memories dei Daft Punk.

A seguire con sette, Kendrick Lamar, Macklemore & Rian Lewis, Justin Timberlake e Pharrell Williams, che è lo specchio delle charts di Billboard dove a predominare oltre al rap e all’hip hop è il cosiddetto urban soul.

Il duo francese dei Daft Punk guadagna cinque nomination, e soprattutto vede il loro album tributo alla disco vintage anni settanta (quello di Get lucky che non è però in palmares di cinque singoli…) nella cinquina dei migliori. In lizza per la migliore canzone ci sono invece Just give a me a Reason di Pink feat. Nate Ruess, Locked Out of Heaven di Bruno Mars, Roar di Katy Perry, Same Love di Macklemore & Rian Lewis feat Mary Lambert e Royals di Lorde.Occhio a quest’ultima, la diciassette cantante neozelandese nome su cui puntano tutti gli addetti ai lavori.

A bocca asciutta Lady Gaga  e il suo Art pop  rischia di trasformarsi in un mezzo passo falso commerciale oltreché artistico Justin Bieber e Miley Cyrus. Segno di quanto il mercato musicale e di conseguenza il pubblico elabori miti e li distrugga nel breve volgere di poche stagioni.