Graham Harman, professore di filosofia al Southern California Institute of Architecture di Los Angeles, ha sviluppato un’innovativa visione filosofica a cui, nel 1999, ha dato il nome di «filosofia orientata agli oggetti», espressione modificata una decina di anni dopo in «ontologia orientata agli oggetti» (OOO), secondo cui tutti gli oggetti, indipendentemente dalla loro natura, sono reali, discreti e mai pienamente comprensibili. In tal modo la OOO si smarca dall’antropocentrismo tanto caro alla nostra tradizione filosofica: la realtà, per esistere, non ha bisogno della correlazione tra pensiero umano e mondo delle cose. Grazie al prezioso lavoro di Francesco D’Isa e Olimpia...