La notizia più importante su tutti i media austriaci ieri non era la vicenda Brennero, ma un altra più scottante intitolata Islamstudie e Kurzleaks. Il ministro degli esteri austriaco Sebastian Kurz, che è anche ministro per l’integrazione è accusato di aver fatto manomettere una ricerca sugli asili nido islamici a Vienna a fini politici, di aver inasprito e fuorviato i risultati dello studio commissionato dal suo ministero per poter meglio alimentare la sua campagna politica contro l’islam. Di due settimane fa la sua richiesta di chiusura degli asili nido islamici. Campagna che è anche attacco contro il comune di Vienna che li finanzia, comune rosso verde rimasto un baluardo nella difesa dei diritti di rifugiati e migranti.

La bomba sulla manomissione della ricerca l’ha fatta esplodere mercoledì il settimanale viennese Falter , il cui direttore Florian Klenk è riconosciuto come migliore giornalista investigativo austriaco. Kurz, astro nascente attualmente in cima ai sondaggi figura sulla copertina di Falter come un manipolatore, Frisiersalon Kurz il titolo, frisieren, pettinare è metafora per manomettere. Falter ha avuto i file che contengono le tracce precise e ben distinguibili degli interventi di diversi funzionari del ministero degli esteri sul testo originale, tracce siglate anche col proprio nome.

Così dove era scritto nella versione originale della ricerca – condotta dal professore di pedagogia della religione islamica dell’università di Vienna Ednan Aslan – un apprezzamento del fatto che «i genitori si aspettano che i loro figli negli asili nido islamici vengano educati all’autonomia, al rispetto e con amore» la correzione stravolge la frase nel suo contrario: i genitori «vogliono proteggere i loro figli dall’influenza morale della società della maggioranza». Oppure, altro esempio, l’affermazione che i genitori cercano per i loro bambini «valori come il rispetto, serenità, individualità del bambino, igiene, soddisfazione del bambino, trasparenza delle regole….», è stata modificata da un funzionario del ministero degli esteri in «particolarmente importante per i genitori è la trasmissione di valori islamici ai bambini». Numerosi gli esempi pubblicati dal giornale. Falter ha raccolto numerose testimonianze di funzionari del ministero degli esteri e di ricercatori che strada facendo hanno abbandonato la ricerca in corso da due anni e ancora non conclusa. Già un anno fa venne pubblicata una anticipazione di dati parziali servita a mettere sotto accusa il comune di Vienna : i suoi circa 150 asili nidi islamici sarebbero gestiti da una maggioranza di salafiti e islamisti. L’università di Vienna ha annunciato di voler controllare i criteri scientifici della ricerca.