Come da previsioni, il Tar del Lazio ha respinto l’istanza di sospensiva presentata dal Comune di Piombino contro l’installazione della grande nave rigassificatrice Golar Tundra nel porto della città. Negando la sospensiva, i giudici amministrativi hanno spiegato con una ordinanza che “i paventati rischi per la pubblica incolumità correlati al rigassificatore risultano, allo stato, privi di attualità”. Inoltre “non sussistono i presupposti per la concessione della misura, atteso che le modalità procedimentali di autorizzazione sono disciplinate da una normativa che si caratterizza per il chiaro contenuto emergenziale”.
La partita però non è finita, perché l’udienza di merito è stata fissata per l’8 marzo 2023, a poche settimane dalla prevista entrata in funzione del rigassificatore. Proprio sul merito Snam, proprietaria di Golar Tundra, davanti ai giudici aveva ribattuto con una memoria alle osservazioni assai critiche del comune piombinese sulla insicurezza e sui seri problemi logistici della operazione: “Sul dragaggio dei fondali la questione rientra nel già previsto piano di sviluppo del porto, di competenza dell’autorità locale. Mentre sulla sicurezza ad operare si ricorda che gli aspetti di manovrabilità sono stati valutati positivamente dalle autorità competenti durante giornate di simulazione, e che la presenza della nave non incide sull’ utilizzabilità della banchina nord. Inoltre, anche qualora la Golar Tundra dovesse lasciare il porto e affrontare il mare aperto anche con i serbatoi solo parzialmente pieni, non sussisterebbe alcuna problematica”.
“Prendiamo atto della decisione del Tar – ha replicato il sindaco Francesco Ferrari – ora aspettiamo l’udienza di merito, nella quale il tribunale avrà modo di approfondire le tante e valide argomentazioni presentate dal Comune, cosa che non è stato possibile fare in questa prima fase di dibattimento sommario”.
Nella ordinanza, il Tar in pratica esclude che ci sia un pericolo concreto e attuale, visto che al momento il rigassificatore non è in funzione. “Ciononostante continueremo a vigilare – aggiunge Ferrari che dà voce alle preoccupazioni di una intera città – e richiameremo gli enti preposti a un controllo attento e puntuale sul rispetto delle prescrizioni. Infine ci riserviamo di valutare altre azioni contro il modo in cui l’azienda sta gestendo i cantieri già aperti”.
Da parte sua Snam ha fatto filtrare la sua soddisfazione per la posizione dei giudici amministrativi, che di fatto si sono richiamati alla “questione di sicurezza nazionale” evidenziata fin dall’inizio da Mario Draghi in Parlamento. A riprova, l’attuale ministro Gilberto Pichetto Fratin ha commentato: “Grazie ai rigassificatori di Ravenna e Piombino il nostro paese potrà contare su una quota consistente di gas, fondamentale per garantire la sicurezza energetica delle famiglie e delle imprese italiane”. Per il governatore toscano Eugenio Giani, più volte contestato a Piombino, con la sentenza del Tar “ha vinto l’Italia”.