Internazionale

Gli Usa rinunciano ai dazi sull’acciaio europeo

Guerre commerciali Il Consiglio europeo di Bruxelles si è aperto con una buona notizia: la Ue ottiene l'esenzione delle tariffe doganali sull'export di acciaio e alluminio. Incontro Theresa May, Angela Merkel e Emmanuel Macron sulla Russia. Oggi discussione a 27 sulla Brexit

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 23 marzo 2018

L’amministrazione Usa ha confermato ieri l’esenzione per le esportazioni europee dai dazi decisi da Donald Trump sulle importazioni di acciaio e alluminio. La conferma è arrivata contemporaneamente all’apertura, nel tardo pomeriggio, del Consiglio europeo di primavera. La commissaria al commercio, Cecilia Malmström, che era a Washington in questi giorni, ha ottenuto un’esenzione totale dai dazi imposti dagli Usa sulle importazioni di acciaio (25%) e alluminio (10%). Le guerre commerciali che minacciano gli scambi mondiali sono uno dei temi principali del vertice di Bruxelles. La Ue potrebbe beneficiare di un’esenzione sul modello di quella ottenuta da Canada e Messico, mentre le tariffe doganali verrebbero riservate alle importazioni dalla Cina. E’ quello che la Ue ha cercato di spiegare a Trump: il problema dei disequilibri commerciali Usa non è l’Europa, ma la Cina. La Francia è stata in prima linea nella controffensiva europea. Emmanuel Macron, da Bruxelles, ha confermato la necessità di “preservare le regole del commercio internazionale, che sono buone per tutti”. Ieri mattina, il ministro del commercio tedesco, Peter Altmeier, ha sottolineato che “l’Europa ha una vera possibilità di evitare che i dazi entrino in vigore”, anche se non si sa ancora se questa esenzione sarà definitiva o solo temporanea. La vigilia, Cecilia Malström aveva confermato il buon risultato dei contatti con l’amministrazione Usa: “buon incontro qui con il segretario al commercio Wilbur Ross. Abbiamo deciso di lanciare immediatamente un processo di discussione con il presidente Trump e la sua amministrazione sui temi commerciali, con l’intenzione di identificare dei risultati accettabili per tutti il più in fretta possibile”.  Usa e Ue hanno deciso di costituire un gruppo di contatto sui temi commerciali (gli Usa hanno un deficit con l’Europa). Sul commercio, il Consiglio affronta i temi della lotta al dumping (sociale, ambientale). A cena, il tema principale è stata la tassa digitale, per mettere fine all’ottimizzazione dei Gafa nello spazio europeo.

Oggi, ci sarà una nuova discussione sulla Brexit, alla luce dell’accordo sul periodo di transizione raggiunto all’inizio della settimana, mentre resta aperta la questione dell’apertura delle frontiere dell’Irlanda del nord. L’esempio della guerra sull’acciaio è indicativo: sembra che la Gran Bretagna abbia cercato di raggiungere un accordo separato con gli Usa sull’acciaio, senza riuscirci. Alla fine Londra approfitta quindi dell’intesa conclusa dalla Commissione Ue. Theresa May ha bisogno dei partner anche sul fronte russo: ieri sera, ai margini del Consiglio europeo, c’è stato un incontro con Macron e Angela Merkel, per discutere delle relazioni con la Russia, dopo l’avvelenamento dell’ex spia Serguei Skripal e di sua figlia in Gran Bretagna. L’incontro a tre era destinato a discutere su misure di rappresaglia da prendere contro la Russia, in “stretto coordinamento” tra Francia, Germania e Gran Bretagna (evitando eventuali interferenze dei paesi Ue più pro-russi, Grecia, Cipro, Malta, Bulgaria, Austria, ma anche la Germania frena e cerca di moderare le reazioni di Francia e Gran Bretagna).

 

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