Gli incubi di Camila
Tube Attack LIAR USA, 2019, 6’ musica: Camila Cabello regia: Dave Mayers giudizio: magico Un gran bel video questo che Mayers ha confezionato per la popstar cubana che dall’età di cinque anni […]
Tube Attack LIAR USA, 2019, 6’ musica: Camila Cabello regia: Dave Mayers giudizio: magico Un gran bel video questo che Mayers ha confezionato per la popstar cubana che dall’età di cinque anni […]
LIAR
USA, 2019, 6’
musica: Camila Cabello
regia: Dave Mayers
giudizio: magico
Un gran bel video questo che Mayers ha confezionato per la popstar cubana che dall’età di cinque anni vive negli States. Un incontro galante tra Camila e un giovanotto snob in un ristorante alla moda (che lei comincia ad odiare), diventa un infinito incubo pieno di situazioni spettacolarmente surreali, che il regista costruisce con il suo talento visionario ma anche con l’ausilio di una buona dose di effetti digitali: c’è da dire che, tra fenicotteri rosa ed elefanti che piombano dall’alto, Liar avrebbe potuto benissimo girarlo Paolo Sorrentino. Mayers, inoltre, ruba a Ricomincio da capo l’idea della situazione che si ripete all’infinito con varianti rocambolesche, espediente già utilizzato molti anni fa nel clip 7 Days di Craig David.
MONEY
UK, 2019, 4’58”
musica: Michael Kiwanuka
regia: Louis Bhose
giudizio: cult
La noiosa vita del commesso di un supermarket che sogna però, tra gli scaffali quotidiani, di diventare improvvisamente ricco. Un’ambientazione da film americano anni ’70 per questo clip del musicista afro-inglese, realistico e visionario al tempo stesso: in una sequenza particolarmente onirica, tutta filtrata di rosso, Kiwanuka vede sé stesso “missing” su una confezione di latte; metafora del suo essersi perso, del suo essere in crisi di identità tra un’esistenza grama e la chimera del benessere.
BOREAL FOREST
UK, 2017, 5’11”
musica: Mammal Hands
regia: Rich Williams & People Staring
giudizio: classico
Potremmo ascriverlo alla categoria dei ecological music video questo lavoro del gruppo di jazz britannico. In fondo la tendenza a girare clip in location naturali è vecchio quanto la videomusica, ma negli ultimi anni sono aumentati a dismisura i promo che hanno una tendenza ecologista da un punto di vista programmatico. Il problema è, semmai, che si riducono spesso a riprese di vedute paesaggistiche con droni, dallo stile National Geographic,. Non fa eccezione anche questo Boreal Forest, con i Mammal Hands che suonano in una casa di legno che sembra una falegnameria. Interessante comunque l’uso del montaggio in generale e l’utilizzo delle immagini satellitari della campagna inglese, che crea dei quadri astratti.
Australia, 1993, 3’30”
musica: INXS
regia: Mark Pellington
giudizio: bello
Primi piani di giovani modelle, oggetti, dettagli, giochi di luce colorata sui corpi dei musicisti e letterina che scorre veloce. Beautiful Girl è un brioso video che alterna momenti di montaggio rapidissimo (l’editing è di Glenn Lazzaro) con sequenze al ralenti; ma è soprattutto l’associazione visiva e l’impaginazione grafica ad essere elegantemente efficace e gli elementi sono quasi tutti ritagliati su fondo nero da Pellington, in modo da creare una uniformità nella eterogeneità.
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