«Gli utili delle banche crescono a dismisura, il 14 maggio protesteremo al Mef»
Banche Intervista a Francesco Silvestri, capogruppo alla camera del Movimento 5 Stelle
Banche Intervista a Francesco Silvestri, capogruppo alla camera del Movimento 5 Stelle
Nei giorni in cui l’Istat fotografa la riduzione del reddito reale e l’aumento dei cittadini con gravi problemi di «deprivazione materiale e sociale», le banche festeggiano profitti da record: più 87% di utili rispetto all’anno precedente, e nel primo trimestre di quest’anno crescono ancora. «Tutto ciò non solo era prevedibile, era previsto – dice Francesco Silvestri, capogruppo alla camera del M5S – È più di un anno che chiediamo al governo di tassare le banche per aiutare chi sta vivendo l’emergenza economica e sociale dell’aumento di oltre il 70% delle rate dei mutui. Niente. È anche per questo che il 14 maggio, dalle 17, saremo in presidio davanti al Mef per chiedere la rapida approvazione della PdL a mia firma».
Cosa volete ottenere?
Serve un fondo che aiuti le persone che rischiano di perdere la casa attraverso una reale tassa sugli extraprofitti bancari. Purtroppo questo governo si macchia ogni giorno di un inaccettabile cinismo e di una vergognosa disumanità. È ora di dire basta.
Come ha reagito la maggioranza alla vostra proposta?
Meloni e Salvini hanno fatto dei video, usando le mie parole e le mie proposte, per poi fare il contrario. Ma a differenza loro il M5S non può accettare che, nel solo 2023 e senza versare nulla, le principali banche italiane facciano un utile di 28 miliardi di euro sulla pelle dei cittadini in difficoltà con i mutui.
Rispondendo alla domanda del manifesto su questo tema alla conferenza stampa di fine anno, Meloni ha garantito che le banche avrebbero reinvestito i soldi non tassati a beneficio dei risparmiatori.
Vi ha preso in giro. Ha preso in giro voi del manifesto e tutti coloro che speravano in un aiuto. Meloni sapeva benissimo che stava mentendo e il giorno dopo ho anche spiegato che tutto quello che aveva detto durante la conferenza non aveva alcun senso. D’altronde a sbugiardarla è stato il suo stesso ministro Giorgetti rispondendo a un question time alla camera. I fatti dicono che le banche hanno scelto di non versare nulla e di tenersi tutto in pancia. Secondo il governo Meloni questo avrebbe dovuto aumentare l’erogazione dei prestiti. Bene: i prestiti sono diminuiti del 3,3%. Lo dice, pensate un po’, lo stesso governo nel suo Def.
Proponete che i soldi vadano ai detentori di mutui , che dati avete su questo fronte?
I dati sono allarmanti. Le rate sono aumentate di oltre il 70%, il numero delle case all’asta cresce costantemente e un milione di persone rischia di perdere il proprio immobile, frutto di enormi sacrifici. Si tratta di un’emergenza su cui c’è un colpevole ritardo. La prima volta che ho denunciato questa situazione era il 15 marzo 2023, l’aumento delle rate era del 40%, ora supera il 70%. Dopo più di un anno l’inerzia del governo è divenuta complicità.
Questa battaglia coinvolge le altre forze di opposizione?
All’inizio c’è stata molta timidezza. Con il tempo Alleanza Verdi Sinistra si è convinta. Per quel che ci riguarda il 14 maggio sarà l’occasione per far sentire le voci di chi non riesce più a sostenere questa situazione e che non ne può più di una destra prona agli interessi delle banche, delle industrie delle armi e dei potentati economici di questo paese.
Esiste una relazione tra extraprofitti bancari e investimenti nell’industria bellica?
Anche qui sono i numeri a parlare chiaro. Nel 2023 le 15 principali banche hanno investito 87 miliardi di euro nell’industria bellica. Forse è anche per questo che il governo Meloni continua a giocare a fare la guerra a discapito dei cittadini. Noi non possiamo permettere che gli interessi particolari, per quanto coperti da una stucchevole retorica, sopraffacciano quelli della nostra comunità. Aggiungo anche che a mostrare la deriva guerrafondaia del governo Meloni ci sono diverse iniziative e atteggiamenti. Non dimentichiamo l’attacco alla legge 185 sull’export delle armi dove palesano l’obiettivo di favorirne la commercializzazione. Non possiamo accettarlo. E non lo accetteremo.
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