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Gli ex 5S con Articolo 1 «per non regalare le Marche alle destre»

Gli ex 5S con Articolo 1 «per non regalare le Marche alle destre»Il candidato del centrosinistra Maurizio Mangialardi

Regionali La lista sarà il perno da sinistra della coalizione che sostiene la candidatura del dem Maurizio Mangialardi

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 19 luglio 2020

Sarà «civica, progressista ed ecologista» la lista che si va componendo nelle Marche, frutto di un grande accordo tra Articolo Uno e i fuoriusciti dal Movimento Cinque Stelle. Il progetto era nell’aria già da un po’, ma soltanto nelle ultime ore le delegazioni hanno trovato una quadra: «Proporremo una rinnovata politica progressista ed ecologista, marcatamente di sinistra e di centrosinistra, per fronteggiare l’avanzata della destra», spiegano i promotori. E ancora: «L’obiettivo è quello di rimediare all’immobilismo dei pentastellati pungolando il Pd nelle decisioni importanti per i marchigiani». La lista sarà in sostanza il perno da sinistra della coalizione che sostiene la candidatura di Maurizio Mangialardi (Pd), i nomi forti sono quattro: gli ex 5s Gianni Maggi e Romina Pergolesi e i demoprogressisti Gianluca Busilacchi e Massimo Montesi.

«Vogliamo plasmare un nuovo progetto politico in grado di far emergere persone competenti, che si sono sempre impegnati in questi anni per risolvere i problemi di questa regione. Non ci stiamo a regalare la regione su un piatto d’argento alle destre delle cene nostalgiche, facendola così regredire al medioevo». L’attacco è ovviamente diretto al M5s «ufficiale», che affronterà le urne in solitaria, decisione assunta senza nemmeno passare per la piattaforma Rousseau – come invocato a più riprese dagli scissionisti – e fingendo di ignorare quello che è accaduto in Liguria, dove la quadra è stata trovata intorno al nome del giornalista Ferruccio Sansa.

Nelle Marche, peraltro, ci sarebbe stato anche un precedente amministrativo, il cosiddetto «Laboratorio Pesaro», con la consigliera pentastellata Francesca Frenquellucci che è entrata nella giunta del sindaco Matteo Ricci (Pd) lo scorso gennaio. I sondaggi per settembre, comunque, non sono dei più felici: la destra di Francesco Acquaroli (Fdi) parte avanti di almeno cinque punti e il M5s balla intorno alla soglia di sbarramento. È evidente che, anche se in politica le somme non sempre fanno il totale, l’alleanza avrebbe potuto rappresentare un mattoncino utile a tutti. La nuova lista giallorossa proverà a colmare questo gap e dalla settimana prossima, dopo il varo di un nome e di un simbolo, si procederà alla stesura delle proposte elettorali e alla composizione delle liste, che comprenderanno «rappresentanti del mondo del lavoro, dell’ambiente, professionisti della sanità e della società civile».

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