Giovedì 9 maggio, giorno di apertura del trentaduesimo Salone del Libro di Torino, il frastuono delle polemiche era già diventato un’eco lontana. Chiuso lo stand dell’editore fascista Altaforte, peraltro felicissimo delle vendite on line schizzate alle stelle, Il gioco del mondo, titolo dell’edizione 2019, poteva cominciare. In questo gioco, però, qualcuno aveva ancora qualcosa da dire. O meglio, da ribadire. «Noi piccoli editori indipendenti, il nostro antifascismo, il nostro essere di sinistra, lo dimostriamo con gli autori e i libri che pubblichiamo. Abbiamo voluto semplicemente ribadirlo, e di comune accordo lo abbiamo fatto così». Riccardo Zanini della Diabolo Edizioni di...