Internazionale

«Gli ebrei controllavano il Congresso». Le dichiarazioni antisemite di Trump

«Gli ebrei controllavano il Congresso». Le dichiarazioni antisemite di Trump

Stati uniti Il presidente della Lega anti diffamazione Jonathan Greenblatt accusa l'ex presidente

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 19 dicembre 2021

Il direttore della Anti-Defamation League Jonathan Greenblatt ha condannato pubblicamente le dichiarazioni antisemite di Donald Trump sugli ebrei americani e su Israele.

Durante un’intervista con il giornalista Barak Ravid, autore di un libro su Trump e il Medio Oriente, l’ex presidente ha affermato che agli ebrei americani «o non piace Israele o non se ne preoccupano», suggerendo anche che i cristiani evangelici «amano Israele più degli ebrei, in questo Paese».
Trump ha anche ribadito un’affermazione del 2019: «Una volta Israele aveva il potere assoluto sul Congresso ma oggi è l’esatto contrario per colpa di Obama e Biden. Eppure alle elezioni prendono molti voti dal popolo ebraico.

Questo dimostra che in America ci sono ebrei che odiano Israele». Trump ha aggiunto che fra questi molti lavorano nei media, come gli ebrei che «gestiscono il New York Times, giornale che odia Israele», riferendosi al fatto che per decenni il giornale è stato di proprietà della famiglia Sulzberger, anche se i suoi dipendenti, compresi i suoi migliori editorialisti, provengano da ogni estrazione.

«FATEMI ESSERE CHIARO – ha scritto Greenblatt su Twitter – insinuare che Israele o gli ebrei controllino il Congresso o i media è un’azione antisemita, chiaro e semplice», e ha sottolineato come questi commenti di Trump siano solo gli ultimi di una serie di sue osservazioni controverse sugli ebrei americani.
Durante la campagna presidenziale del 2016 The Donald aveva tenuto un discorso pieno di stereotipi antisemiti proprio davanti alla Republican Jewish Coalition, e più recentemente, ha ribadito ai microfoni del conduttore radiofonico conservatore Ari Hoffman che «10 o 15 anni fa Israele possedeva letteralmente il Congresso, ma oggi è quasi l’opposto».

Nessuna voce di condanna si è levata dalle fila dei compagni di partito di Trump, in particolare da parte di quei repubblicani che hanno condannato i democratici, in special modo la deputata musulmana del Minnesota Ilhan Omar, per un presunto uso di espressioni antisemite. «Se Ilhan Omar dicesse le stesse cose che ha detto Trump – ha affermato alla Cnn l’ex consigliere di Obama Ben Rhode -la notizia dominerebbe la vita politica e i media per una settimana».

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