Gli armatori danesi premiano Mediterranea per il soccorso finito sotto inchiesta
Navi umanitarie La Danish Shipping ha consegnato ieri a Mediterranea Saving Humans il «Premio navigazione 2021» per aver risolto la situazione di stallo dei naufraghi a bordo della Maersk Etienne il 21 settembre scorso. Per lo stesso episodio otto membri dell'equipaggio della Mare Jonio sono indagati dalla Procura di Ragusa. Il capomissione Giuseppe Caccia: «Abbiamo rispettato la legge del mare»
Navi umanitarie La Danish Shipping ha consegnato ieri a Mediterranea Saving Humans il «Premio navigazione 2021» per aver risolto la situazione di stallo dei naufraghi a bordo della Maersk Etienne il 21 settembre scorso. Per lo stesso episodio otto membri dell'equipaggio della Mare Jonio sono indagati dalla Procura di Ragusa. Il capomissione Giuseppe Caccia: «Abbiamo rispettato la legge del mare»
La Danish Shipping, associazione di categoria degli armatori danesi fondata nel 1864 (equivalente della italiana Confitarma), ha consegnato ieri a Mediterranea Saving Humans il «Premio navigazione 2021», onorificenza annuale per gesti di solidarietà in mare. Il riconoscimento all’unica organizzazione umanitaria italiana attiva nel Mediterraneo è arrivato per la risoluzione, il 21 settembre 2020, della più lunga situazione di stallo di una nave dopo un evento Search and rescue. La petroliera Etienne, del colosso marittimo danese Maersk, aveva soccorso 27 migranti su una barca in difficoltà ma era poi rimasta bloccata per 38 giorni dalle autorità maltesi, che negavano l’autorizzazione allo sbarco.
Per quell’episodio, conclusosi con il trasferimento dei migranti nel porto di Pozzallo da parte della Mare Jonio tra i ringraziamenti dell’Unhcr alle autorità italiane, otto membri dell’equipaggio e della società armatoriale Idra, proprietaria della nave di Mediterranea, sono finiti sotto inchiesta. Le accuse: favoreggiamento dell’immigrazione clandestina pluriaggravato e violazione del codice della navigazione. La Procura di Ragusa sostiene che a monte dell’intervento ci sia stato un accordo economico e che il report medico che ha giustificato il trasbordo sia stato redatto strumentalmente.
L’8 novembre 2020 Maersk ha versato 125 mila euro a Idra, ma la società danese ha negato di averlo fatto per un accordo previo. Afferma invece che la donazione, avvenuta dopo un incontro pubblico, sia stata un sostegno a Mediterranea deciso successivamente. Maersk ha dichiarato con un comunicato di non essere mai stata ascoltata dagli inquirenti e di voler fornire la sua versione. Finora non lo ha potuto fare.
«Sono estremamente orgoglioso di dare questo meritato riconoscimento agli equipaggi – ha dichiarato Jacob Medlgaard, presidente del board della Danish Shipping – Il loro coraggio e la loro determinazione sono un’ispirazione per tutti noi». E poi ha aggiunto: «I marinai hanno un gene speciale che li porta ad aiutare istintivamente chi è in pericolo in mare».
Il premio è stato ritirato dal capomissione Giuseppe Caccia, che oggi parteciperà all’incontro delle Ong con la ministra Lamorgese. «Gli equipaggi della petroliera Maersk Etienne e della nave da soccorso Mare Jonio hanno semplicemente applicato la legge del mare – ha detto Caccia nel suo discorso – E hanno pienamente rispettato anche le convenzioni e norme del diritto marittimo e umanitario, internazionale e nazionale, che negli ultimi settant’anni hanno tradotto in diritto positivo la legge dell’umanità in mare. Sono le stesse leggi che, ogni giorno nel Mediterraneo, gli stati e i governi dimenticano e violano sistematicamente».
Per lo stesso episodio sono stati premiati anche i marittimi della Etienne, che hanno devoluto la loro parte (25mila corone, circa 3.300 euro) a Mediterranea. L’onorificenza è andata poi a un terzo equipaggio, quello della Esvagt Cantana, che ha salvato un marinaio in arresto cardiaco continuando a rianimarlo anche dopo che i medici avevano detto via radio che non c’era più nulla da fare.
Nel frattempo la Mare Jonio è tornata in cantiere a Venezia per importanti lavori di manutenzione che, annuncia Mediterranea, «nel giro di qualche settimana le consentiranno di essere di nuovo pronta a navigare».
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