Il bonus di 80 euro sarà esteso alle famiglie monoreddito numerose. Inoltre, i debitori morosi di Equitalia potranno rateizzare quanto dovuto. È il contenuto di alcuni emendamenti al decreto Irpef, che hanno avuto l’ok ieri alle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. Sulla misura è sempre più probabile che il governo porrà la questione di fiducia.

Ma intanto ieri il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan è tornato sulla questione del debito e delle privatizzazioni, aperta dalla pagella emessa due giorni fa dalla Commissione Ue sui nostri conti. «Ci sono già Poste, Enav, ce ne saranno altre da qui alla fine dell’anno – ha spiegato il ministro, riferendosi alle privatizzazioni – Noi abbiamo messo nel Def una stima approssimativa dello 0,7% del Pil per i prossimi anni e riteniamo che quella cifra sia tuttora valida». «È il momento di fare sul serio sulle riforme strutturali», ha continuato Padoan, che in serata ha poi incontrato anche il premier Matteo Renzi: al centro del faccia a faccia la definizione della delega fiscale che il premier vuole approvare entro fine mese.

«Giù il debito pubblico». «È indispensabile – ha continuato il ministro dell’Economia – iniziare a ridurre il debito pubblico italiano. Inoltre, «la crescita italiana è molto debole: senza ripresa sarà impossibile sostenere le finanze pubbliche». Secondo Padoan, l’Italia è «di fronte a un bivio: vivacchiare e crescere soltanto un po’, oppure accelerare la crescita. La differenza la fa la politica economica: è nelle mani dei policy maker decidere dove andare».

Tornando al decreto Irpef, la rateizzazione dei pagamenti dovuti a Equitalia potrà essere fatta in un massimo di 72 mesi (6 anni). La decadenza dovrà essere intervenuta entro il 22 giugno 2013 e la richiesta dovrà essere presentata entro il 31 luglio 2014. Nell’emendamento si prevede anche che il piano di rateizzazione non è prorogabile e il debitore decade in caso di mancato pagamento di due rate anche non consecutive.

Quanto all’estensione del bonus Irpef da 80 euro, questa «ci sarà» secondo il relatore Antonio D’Alì, esponente dell’Ncd, intervenuto a margine dei lavori delle commissioni parlamentari. D’Alì non ha rivelato i termini dell’ampliamento, ma la misura in discussione dovrebbe coinvolgere le famiglie monoreddito con due o tre figli a carico. Per questa operazione «si sta ragionando su un plafond di 60-70 milioni di euro» per la copertura, ha poi aggiunto il senatore. D’Alì ha rimarcato che questo consentirà di realizzare «l’80% di quanto proposto dall’Ncd e di venire incontro alle fasce di famiglie monoreddito con figli a carico con una “scalettatura” secondo le risorse disponibili».

Intanto, però, i tempi di analisi delle modifiche si allungano e le commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno chiuso i lavori solo in tarda serata. L’approdo in assemblea del testo, che inizialmente era previsto ieri alle 16.30, è stato rinviato a questa mattina alle 9.30. Si profila quindi l’ipotesi di ricorrere al voto di fiducia e gli uffici tecnici avrebbero già finito di predisporre il maxiemendamento per l’Aula. Ma Renzi non aveva promesso “basta fiducie”?