Giuseppe Conte, potenza del mito tra le ribellioni degli anni settanta
Enzo Cucchi, «A terra d’uomo», 1980
Alias Domenica

Giuseppe Conte, potenza del mito tra le ribellioni degli anni settanta

Le poesie di Giuseppe Conte negli Oscar Mondadori Rileggere insieme le raccolte del poeta ligure, in tutta la loro erranza anarchica e selvaggia, porta a riconsiderare lo statuto della cultura di destra all’interno dell’antagonismo di una fiorente stagione
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 22 novembre 2015
Nonostante e anzi a dispetto delle innumerevoli ritinteggiature postume e posticce approntate dalla gran parte della pubblicistica italiana (le rumorose ««regine del “tua culpa”»», secondo la felicissima definizione di Fabrizio De André) allo scopo di deformarne e dannarne per sempre la memoria, il decennio degli anni settanta persiste ad apparire come l’ultimo animato da grandi passioni e nei fatti (ossia nei risultati) come quello le cui radici hanno raggiunto nel corso del tempo profondità e consistenze non proprio facilmente estirpabili. La vitalità prodigiosa che si espresse in ogni ambito – dalle nuove forme dell’agire politico al teatro di sperimentazione –...
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