A scuola Giulio Giorello aveva 10 in greco. Oggi può sembrare un dettaglio irrilevante ma allora era una cosa di cui si parlava nei corridoi del liceo Berchet. Quella memoria leggendaria e la capacità di studiare qualunque cosa a fondo e rapidamente (soprattutto di notte) non gli sono mai venute meno. Forse perché eravamo compagni di scuola e di università (io di poco più giovane), ho sempre pensato che le qualità che facevano apprezzare Giulio da tutti sono state le stesse che aveva dimostrato in gioventù: la curiosità insaziabile per le cose più disparate — dal greco ai fumetti, dalla...