«Dovremmo scrivere noi i nostri epitaffi, così quando ce ne andiamo la gente non dovrebbe assistere a questo mercato dell’ego». Lo sfogo è di un’amica irritata per la montagna autocelebrativa che si è scatenata dopo la morte per covid di Giovanni Gastel, fotografo conosciuto in tutto il mondo. Poiché Gastel era generoso e talvolta regalava uno scatto, rigorosamente in bianco e nero, ai giornalisti che nel suo studio assistevano ai servizi per i personaggi che poi avrebbero intervistato, sono in tanti ad avere un suo ritratto e sono stati in tanti a postarlo sui social, con il risultato che per...