Quella di Giovanni Franzoni e della comunità cristiana di base di san Paolo è una vicenda che, pur in un contesto storico-politico molto diverso da quello attuale, parla ancora alla società e alla Chiesa. Dice della necessità di uscire fuori dal tempio e dai recinti del sacro per camminare nella storia e lottare per la giustizia e la pace; riafferma l’imperativo evangelico di una «Chiesa povera e dei poveri» – cambia una preposizione, ma è espressione profondamente diversa dalla «Chiesa povera e per i poveri» di papa Francesco –, lontana dal potere, spoglia di privilegi, annunciatrice del messaggio di liberazione...