Giovani in salvo sulla via del cinema: uno sguardo diverso
Una scena da "Largo Baracche" di Gaetano di Vaio
Alias

Giovani in salvo sulla via del cinema: uno sguardo diverso

Festival del Film di Roma Con «Largo Baracche» di Gaetano Di Vaio e il corto «Ore 12» di Toni D’Angelo una sterzata di stile rispetto ai consueti canoni del cinema napoletano
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 18 ottobre 2014
Non c’è dubbio che Figli del Bronx, la società di produzione fondata nel 2003 da Gaetano Di Vaio, ha aperto un solco nel panorama del cinema italiano, dando un impulso creativo e un segnale di vitalità nell’ambito della produzione indipendente a low budget, dimostrando che si può perseguire una linea produttiva autoriale che diventa un brand tematico e stilistico, riportando l’attenzione della critica e del pubblico sul “cinema del reale”, sull’importanza del documentario. Oltre tutto Di Vaio, anche scrittore esordiente con la sua autobiografia Non mi avrete mai scritta con Guido Lombardi, regista e all’occorrenza attore, con la piccola factory...
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