I crediti del Superbonus saranno pagati obbligatoriamente in 10 anni anziché in 4. Lo ha annunciato ieri il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti in commissione finanze del Senato dove si sta discutendo un decreto che cercherà di porre rimedio agli effetti di una misura il cui impatto sul debito pubblico ieri è stato definito da Giorgetti «come il Vajont». «La diga l’abbiamo messa, ma la valanga era già partita» ha detto. La rappresentazione ha indignato le opposizioni. «Poteva risparmiarsela» ha detto il Cinque Stelle Stefano Patuanelli. «Chieda scusa» ha aggiunto Francesco Boccia (Pd). Il sindaco di Erto, uno dei paesi colpito dalla tragedia del 1963, ha ricordato che ci sono stati «duemila morti».

Per Giuseppe Conte (Cinque Stelle), strenuo difensore di una misura molto problematica, metà del portafoglio di crediti fiscali è “imputabile al governo Meloni” e ai suoi “provvedimenti groviera”. “Falliranno decine di migliaia di imprese” ha pronosticato il Pd. Ieri era questo il timore anche delle imprese artigiane che, con la Cna, hanno espresso «forte preoccupazione» sulle novità annunciate e hanno parlato di «misure penalizzanti».

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Giorgetti ha detto che “nessun provvedimento può essere retroattivo”. Se così fosse avrebbe “un impatto devastante” su imprese, banche e cittadini ha detto la presidente dell’Ance Federica Brancaccio. Il rischio, si è letto in una nota congiunta dei costruttori insieme all’Abi, è minare la fiducia: bisogna invece «dare certezza».

Il governo Meloni è intervenuto fin’ora complessivamente quattro volte. Ha calcolato che i crediti da bonus edilizi ammontano a oltre 219 miliardi, 160 dei quali causati dal Superbonus. Per l’Ufficio parlamentare di bilancio spalmare i crediti su 10 anni consentirà di estendere l’impatto sul debito dal periodo 2024-27 al decennio successivo. Ciò provocherà un aumento del debito tra il 2028-2033.

Per Paolo Pennesi, direttore dell’Ispettorato nazionale per il lavoro, nel post Covid c’è stata una ripresa e una crescita notevole delle violazioni sulla sicurezza nei cantieri «e in alcuni casi, anche indotte da fenomeni come il superbonus 110%. In edilizia arriviamo a percentuali del 93% di irregolarità e questi sono dati abbastanza preoccupanti».