Gioielli rubati. La lezione di David Crosby, il grande profeta
Quasi due anni fa, il grande profeta della controcultura statunitense, David Crosby, brillante chitarrista e voce soave, ha concluso la sua avventura terrena nell’amata California. Tuttavia il cantautore coi capelli lunghi e i baffi da tricheco, ex Byrds, ex CSN&Y, ha scritto una quantità di bellissime canzoni che sono entrate nel cuore di parecchie generazioni di ragazzi, di sognatori che volevano salpare su navi di legno verso i cieli di un mondo migliore. Così, in Italia, si sono tenute varie serate per omaggiarlo tenendo accesa la luce della sua memoria e due di quei concerti sono diventati compact-disc, con molti protagonisti in comune. Al Mammut Live Club di Roma, il 7 ottobre del 2023 strumentisti e amici di David -guidati da Jeff Pevar, co-fondatore del trio Cpr (Crosby, Pevar, Raymond) nonché collaboratore di CSN e col cantautore americano Marcus Eaton, considerato da Crosby uno degli autori emergenti del nuovo millennio, la Deja Vu Band di Stefano Frollano e Claudio Maffei, i Rawstars di Francesco Lucarelli e il cantante soul-jazz romano Joe Slomp si sono ritrovati a suonare i suoi classici per ricordare questo straordinario musicista, anche ispiratore in Easy Rider del personaggio di Dennis Hopper.
Live from the archives vol.3: music is love (su etichetta Route 61 che richiama il doppio cd del 2012, con lo stesso mantra crosbyano, un tributo all’epopea di C, S, N&Y), tredici brani, pescati dalle diverse scorribande nel corso degli anni, dagli inizi coi Byrds fino alle diverse prove soliste, con alcune pietre miliari come Triad, Lee shore, Slice of time, Almost cut my hair, alla conclusiva potente It’s All Coming Back to Me Now in un tripudio ora più jazzato ora più blues, con estrema attenzione alle armonie vocali e un profondo amore per brani appassionanti.
Si respira uno spirito libertario, quella voglia di comunità, pace e ideali
SU ETICHETTA Folkest, il progetto ideato da tre figure di spicco del panorama musicale italiano: Alberto Grollo (chitarrista veneto e organizzatore del Guitar International), Alessio Ambrosi (ideatore dell’Acoustic Guitar Village di Cremona Musica) e Francesco Lucarelli, musicista romano, sostenuto da Andrea Del Favero, discografico e direttore artistico del festival Folkest.
REGISTRATO in studi italiani, inglesi e americani, legato all’esibizione all’Acoustic Guitar Village di Cremona, in settembre 2023, titolo Long Time Gone, lo stesso dell’autobiografia e della smagliante canzone del 1969, raccoglie una serie di affascinanti versioni di suoi brani rilette secondo la sensibilità di alcuni musicisti italiani, oltre allo splendido inedito Higher Place, firmato da Pevar su testo di Crosby.
Alle registrazioni, oltre a Pevar, ha partecipato anche James Raymond, figlio dell’artista americano, autore di un’efficace fraseggio pianistico per Morrison, accompagnato da un sestetto di turnisti italiani riuniti col nome di Carry On Band. C’è una Guinnevere, senza parole, solo arpeggi e tecnica chitarristica del performer inglese Clive Carrol, Vagrants of Venice del virtuoso di fingerpicking Gavino Loche con la voce di Serenella Lunesu, e poi Laughing, con una lap steel su un ritmo molto più rapido e persino il tradizionale folk francese Orleans, semiirriconoscibile nella sua semplicità.
Dappertutto si respira quello spirito libertario, quella voglia di comunità e di pace, quegli ideali egualitari che oggi sembrano lontani e appannati ma, con una sola canzone dagli accordi insoliti e dalle parole conturbanti, riescono ancora a portarti Eight Miles High.
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