Presa dallo scacchiere mediorientale o da decisioni quale quella di sospendere il trattato di Schengen alla frontiera con la Slovenia o dalle ultime notizie (negative) sulla crescita del paese, Giorgia Meloni probabilmente lo scorso mercoledì sera aveva dato un peso relativo al video diffuso da Striscia la notizia, protagonista il suo compagno Andrea Giambruno. Ieri intanto il tg comico di Antonio Ricci ha rincarato la dose, trasmettendo altri fuori onda nei quali le avances sessuali del conduttore nei confronti di non meglio identificate collaboratrici sono ancora più esplicite.

QUESTA VOLTA, insomma, è diverso. Nelle scene mostrate due giorni fa in prime time dalla rete ammiraglia Mediaset, Giambruno appare pronto a condurre il suo Diario del giorno e sembra abbastanza su di giri. Prima si lamenta di chi lo prende in giro per il ciuffo, rivendicando meriti tricologici in un mondo di «pelati» (sic). Poi pronuncia qualche volgarità con toni camerateschi verso chi sta in studio toccandosi ripetutamente il cavallo dei pantaloni. A quel punto si rivolge alla sua collega Viviana Guglielmi, che in studio è seduta alla scrivania e si occupa di monitorare le news: «L’unico giudizio che conta per me è quello della Viviana» dice Giambruno. Qui parte una disquisizione sul colore del tailleur della collega. Per mister Meloni si tratta di «Blu Estoril»: «Una donna acculturata come te dovrebbe saperlo – dice ancora a Guglielmi – Blu Cina no, non ti si addice. Sei di un livello superiore». Poi, dopo una veloce carezza sulla testa: «Sei una donna intelligentissima». Infine, con un tono di rimpianto: «Ma perché non ti ho conosciuta prima?».

SI POTREBBE DIRE assecondando il senso comune più reazionario, che Giambruno è soltanto «un uomo che fa l’uomo» e che a destra e nel canone dominante della televisione mainstream, al quale anche Striscia appartiene, tutto ciò potrebbe al massimo suscitare qualche sorriso. Come dire: abbiamo visto molto di peggio in questi anni.

TUTTAVIA fu proprio la presidente del consiglio, da leader di FdI all’opposizione a mettere al centro del suo discorso la «famiglia tradizionale». Tutto ciò nella comunicazione della futura premier è stato fortemente intrecciato con le vicissitudini personali: l’abbandono del padre e la scoperta che il padre di sua figlia probabilmente votava Pd. Col tempo abbiamo poi scoperto che Giambruno non è esattamente un progressista, eppure questa rivelazione all’epoca probabilmente serviva a far capire che in fondo Meloni piaceva anche a quelli di sinistra. Ma la presidente del consiglio aveva dovuto spiegare le parole del suo partner su alcol e stupri, invocando la prudenza del buon padre di famiglia. Per continuare con gli incastri tra pubblico e privato, cui si sovrappone l’ormai storico conflitto di interessi tra le aziende di casa Berlusconi e Forza Italia, in molti sospettano che la diffusione delle ultime immagini rappresentino un segnale di freddezza dei rapporti tra gli eredi di Silvio e il governo del quale gli azzurri sono soci di minoranza.

L’ENNESIMA gaffe del compagno di Meloni, peraltro, si svolge sul posto di lavoro. Il fatto che si rivolga con quel tono a una sua collega, da conduttore a redattrice, non può far pensare al maschilismo che impera anche nel mondo del giornalismo. L’unica indagine in questo ambito risale a quattro anni fa. La Fnsi rilevo che l’85% delle giornaliste dichiarava di aver subito molestie sessuali almeno una volta nel corso della vita professionale. «Si tratta di un fenomeno diventato quasi strutturale – commentò la professoressa Linda Laura Sabbadini, che aveva fatto da consulente scientifica alla ricerca – Alle molestie sessuali sui luoghi di lavori si è fatta in qualche modo l’abitudine, come se fosse normale. Un clima che si è consolidato nel tempo, contro il quale è necessario un cambio di mentalità».

Ieri, intanto, Giambruno non era al suo posto sul piccolo schermo. Per «impegni istituzionali presi in precedenza».