Gantz rinuncia, Israele verso le terze elezioni in un anno
Israele Il premier incaricato e leader del partito centrista Blu Bianco non è riuscito a formare un governo di minoranza. Lo stallo politico non è stato superato. Netanyahu sorride, avrà più tempo per trovare una via d'uscita ai suoi guai con la giustizia
Israele Il premier incaricato e leader del partito centrista Blu Bianco non è riuscito a formare un governo di minoranza. Lo stallo politico non è stato superato. Netanyahu sorride, avrà più tempo per trovare una via d'uscita ai suoi guai con la giustizia
Benny Gantz getta la spugna e Benyamin Netanyahu tira un sospiro di sollievo mentre Israele si avvia verso nuove elezioni, le terze in un anno dopo quelle del 9 aprile e del 17 settembre. Lo stallo politico resta e ieri sera il leader del partito Blu Bianco e premier incaricato ha telefonato al capo dello stato Rivlin per informarlo di non essere stato in grado di formare un governo. Il suo fallimento, che segue quello di Netanyahu, era stato decretato qualche ora prima dal rifiuto di Avigdor Lieberman, capo del partito laicista di destra Yisrael Beitenut, ago della bilancia della politica israeliana, di far parte di un governo di minoranza con l’appoggio dei partiti arabi, così come di un esecutivo assieme ai partiti religiosi ortodossi. Lieberman per settimane ha insistito per un accordo tra Blu Bianco e il Likud di Netanyahu. Ma il divario tra Gantz e il premier uscente, più personale che politico, non si è colmato. Ad uscirne meglio è Netanyahu. Rimarrà a capo del governo fino alle nuove elezioni e avrà più possibilità di manovra se e quando sarà incriminato per corruzione. Parlando in diretta televisiva, Gantz ha attaccato con forza Netanyahu che, ha detto, «conduce una campagna di odio e incitamento, il cui scopo è di giustificare che lui si aggrappi al governo di transizione contro la volontà dell’elettore». Per la prima volta nella storia di Israele due candidati a premier hanno fallito, uno dopo l’altro, il mandato ricevuto dal presidente. A partire da oggi, ci sono 21 giorni in cui ciascun deputato alla Knesset può presentare una sua maggioranza. Ma dopo settimane di colloqui falliti le possibilità che questa strada porti ad un nuovo governo sono vicine allo zero.
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