Gamec di Bergamo, una «piazza» attiva per la città
Dan Perjovschi
Cultura

Gamec di Bergamo, una «piazza» attiva per la città

Intervista Parla Lorenzo Giusti che dirige il museo di arte moderna e contemporanea di uno dei luoghi più flagellati dal virus. «Abbiamo deciso, in questa situazione, di creare una agorà per essere vicini agli abitanti, con un'arte partecipata e una radio»
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 28 marzo 2020
In questi giorni bui in una Bergamo provata ma resiliente, divenuta il cuore dello «stato di eccezione», il dinamico Lorenzo Giusti, direttore della Galleria d’arte moderna e contemporanea di Bergamo dal 2017, ha preso posizione, rendendo il museo uno spazio propulsivo di dibattito e di condivisione, una sorta di «agorà dell’agire» da cui si snodano ripensamenti e proposte. A Giusti abbiamo chiesto di raccontarci le sue iniziative. «In queste settimane di chiusura ci siamo interrogati molto su cosa possa e debba fare un museo in un momento così difficile per la sua comunità». Sono le sue parole: su quali scelte...
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