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Gambia, la festa e le incognite

Gambia, la festa e le incogniteLa festa nelle strade di Banjul dopo l'annuncio dei risultati elettorali – Reuters

Dopo il voto Presidenziali choc nel piccolo stato africano. E sorprende anche il fairplay del tiranno Yahya Jammeh. Il vincitore Barrow promette grossi cambiamenti, ma c'è già chi parla di golpe imminente

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 4 dicembre 2016

Dopo la festa di venerdì (foto Reuters) per il clamoroso regime change sancito dalle presidenziali (sconfitto a sorpresa l’anziano presidente-despota Yahya Jammeh, da 22 anni al potere), il Gambia comincia a guardare al domani. Il vincitore Adama Barrow promette che libererà i prigionieri politici, curerà la piaga dell’emigrazione giovanile e al termine del suo mandato tornerà a fare il businessman. Ma più che la sua totale inesperienza preoccupano le incognite del periodo di transizione, da qui all’insediamento. Jammeh ha riconosciuto il risultato, ma sono in molti a non fidarsi. Il sito degli esuli gambiani negli Usa, Freedom Newspaper, addirittura ieri sera parlava di imminente coprifuoco e di un golpe pro-Jammeh architettato dal capo della guardia presidenziale, il generale Saul Bedjié.

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