Economia

Galbani pronta a chiudere due stabilimenti: 226 posti a rischio

Galbani pronta a chiudere due stabilimenti: 226 posti a rischio

Lo storico marchio dei formaggi La multinazionale francese Lactalis vorrebbe trasferire i lavoratori in altri stabilimenti, ma sarebbero distanti dagli attuali. Sindacati in stato di agitazione

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 5 febbraio 2014

Brutte notizie per lo storico marchio italiano Galbani. Il gruppo Lactalis della famiglia Besnier vuole chiudere due stabilimenti: la Galbani di Caravaggio (Bergamo) e la Cademartori di Introbio (Lecco), specializzata in Gorgonzola e Taleggio e situata vicino a grotte naturali di stagionatura.

Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno proclamato lo stato d’agitazione nel gruppo, contro una decisione che sacrificherebbe 226 posti di lavoro. Il piano industriale del gruppo francese, che nel 2011 ha scalato Parmalat, prevede la ridistribuzione dei volumi produttivi a Casale Cremasco (Cremona), Certosa di Pavia e Corteolona (Pavia), dove verrebbero ricollocati i lavoratori, con percorrenze medie superiori ai 50 Km per il trasferimento.

«Questa decisione modifica sostanzialmente la strategia di Lactalis, intervenendo modo drastico sulla struttura Lactalis-Galbani in Italia», denunciano i sindacati. Lactalis, già titolare del marchio President, è presente in Italia dal 2006, con l’ingresso in Galbani e la successiva acquisizione dei marchi Invernizzi, Cademartori, Locatelli e Vallelata.

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