Gabbani: «Porto al festival una canzone contro ogni individualismo»
Sanremo 70 Vincitore nel 2017 con «Occidentali's Karma», il cantautore toscano torna sul palcoscenico dell'Ariston con «Viceversa»
Sanremo 70 Vincitore nel 2017 con «Occidentali's Karma», il cantautore toscano torna sul palcoscenico dell'Ariston con «Viceversa»
Nell’agorà sanremese – che ha appena rivelato il nome del super ospite italiano della serata di venerdì 7, Ghali – anche Francesco Gabbani tre anni dopo si è convinto a tornare sul luogo del delitto. Un palcoscenico fortunato per l’artista toscano, dove ha vinto nel 2016 nella sezione nuove proposte con Amen e l’anno dopo ha sbancato la sezione campioni con Occidentali’s Karma, fra i pochi tormentoni usciti dall’Ariston nell’ultimo decennio. «Mi sono preso del tempo – spiega nel presentare Viceversa, il brano in gara al festival anche titolo del cd in uscita il 14 febbraio – assecondando quello che sono io». Il successo del brano «della scimmia», l’Eurofestival e il relativo tour ha gratificato ma un po’ disorientato Gabbani che ha deciso una sorta di buen ritiro per un paio di anni, senza apparizioni per mettere a punto – con calma – i suoi nuovi progetti. «Ho iniziato un periodo di analisi introspettiva per capire meglio chi ero io».
DIECI PEZZI che suonano come un inno alla condivisione e all’abbandono dell’individualismo: «Sono partito analizzando me stesso – spiega – le mie priorità messe in relazione con quello che è il modo di pensare collettivo o della società. E qui entrano in gioco la morale personale e l’etica sociale: trovo che il pensiero comune nel nostro presente sia votato all’individualismo più sfrenato ed è una cosa che mi fa soffrire moltissimo». E quanto cerca di spiegare nella canzone che porta in gara: «Sì, è un po’ il senso della vita che sta in un sentimento dove c’è un’andata e un ritorno». Interrogativi, osservazioni anche nel pezzo che apre il disco, un dialogo immaginario con il padre della relatività, Einstein appunto: «Ho scelto di metterlo in apertura perché era come un fil rouge tematico del disco, che in realtà non è nato come concept ma pian piano che scrivevo è andato in quella direzione».
ATMOSFERE eighties con suoni elettronici e caute citazioni disco rivestono le canzoni, melodiche ma non sfacciate. Bomba pacifista viene definita da Gabbani una «bomba visionaria» e suggerisce che la vera rivoluzione dell’uomo è rendere quelle che solitamente chiamiamo debolezze, in punti di forza: «In un contesto sociale dove il debole viene schiacciato, io invece credo fermamente che queste caratteristiche siano nel processo di illuminazione interiore, dei punti di partenza e delle cariche esplosive molto importanti. Almeno io la vivo così. Io mi emoziono a vedere una persona timida, dietro la timidezza c’è un universo inespresso, potenzialmente di una carica incredibile». Dopo le cinque giornate sanremesi – dove presenterà nella serata dedicata alle cover un riadattamento de L’italiano di Toto Cutugno – molta promozione e in estate il tour.
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