Nella società tardo-vittoriana – attraversata dalle lotte per i diritti della working-class industriale, dalle richieste dell’emancipazione femminile, dalle agitazioni indipendentiste dell’Irlanda, ma pur sempre guidata fermamente da un establishment impegnato a difendere la supremazia imperiale britannica nel mondo – il teatro esibisce un arco sorprendente di soluzioni espressive: dal music hall più popolare all’operetta elegante di Gilbert e Sullivan, dalla rivalutazione delle qualità drammaturgiche dell’opera shakespeariana, recitata dalla rinnovata Royal Shakespeare Company, al teatro squisitamente realista e borghese di Edgar Wing Pinero, fino all’indagine ironica sulla contemporaneità condotta negli anni ’90 dalle commedie di Oscar Wilde e di George Bernard...