Politica

Fuortes, l’approdo al Maggio fiorentino si complica

Fuortes, l’approdo al Maggio fiorentino si complicaCarlo Fuortes – Ansa

Lo scontro Fdi e Lega si mettono di traverso. Sembrava fatta ma, dopo le polemiche, Sangiuliano ha preso tempo. La replica del sindaco Nardella: «Dal ministero sono sempre arrivati chiari segnali di apprezzamento»

Pubblicato 8 mesi faEdizione del 6 marzo 2024

Doveva essere il centrodestra ad assicurargli un approdo dopo aver liberato i vertici Rai, permettendo a Meloni di occupare le reti pubbliche. E invece la mano tesa a Carlo Fuortes è arrivata ieri dal comune di Firenze. Del resto il manager ha tenuto buoni rapporti bipartisan. L’ex ad Rai aveva fatto un bouquet di proposte: La Scala di Milano, il San Carlo di Napoli e il Maggio fiorentino. A Napoli la manovra era quasi riuscita, grazie ai buoni rapporti tra il ministro Sangiuliano e il sindaco Manfredi, ma il ricorso del sovrintendente Lissner ha mandato a monte la nomina.

Così ieri il consiglio di indirizzo della fondazione Maggio musicale fiorentino ha colto nella rosa di nomi proprio Fuortes per il ruolo di sovrintendente, girando la proposta a Sangiuliano, a cui tocca la ratifica della nomina. Sembrava cosa fatta ma nel centrodestra c’è fame di posti ed è iniziato il cannoneggiamento. «L’indicazione di Fuortes da parte del sindaco Nardella è fuori luogo e fuori tempo. Non spetta a lui scegliere il sovrintendente, bensì al ministro, al quale consigliamo di non ascoltare troppo il sindaco di Firenze» nota firmata da Francesco Torselli, capogruppo Fdi nel consiglio regionale toscano. E poi la Lega: «La nomina del nuovo sovrintendente deve avvenire dopo le elezioni amministrative di giugno. Il nuovo responsabile verrebbe indicato dal sindaco eletto fra pochi mesi».

Dichiarazioni che hanno fatto salire l’allarme al ministero, attento agli equilibri in cui naviga. In serata la nota: «Il Mic non ha ricevuto nessuna comunicazione ufficiale e formale. Occorre acquisire gli atti e leggerli. Sorprende la rapidità con cui è stato diffuso il nome di Fuortes» per poi ricordare che «esiste un precedente risalente all’epoca in cui il ministro era Bonisoli: allora fu chiesto un approfondimento relativo al Massimo di Palermo». Nardella non ci sta e così parte la replica: «La lettera è stata inviata nel pomeriggio, c’è sorpresa per le affermazioni visto che dal ministero sono sempre arrivati chiari segnali di apprezzamento verso Carlo Fuortes».

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