Funerali di Stato e bandiere a mezz’asta per la morte di Forlani

Bandiere nazionale ed europea a mezz’asta per tre giorni su tutti gli edifici pubblici e il 10 luglio, giorno in cui si terranno i funerali, sarà dichiarato lutto nazionale. Come già successo con Silvio Berlusconi, anche per la morte dell’ex presidente del Consiglio e leader della Democrazia cristiana Arnaldo Forlani, deceduto giovedì a 97 anni, il governo ha deciso che verranno celebrati i funerali di Stato che si svolgeranno lunedì alle 11 alla basilica dei Santi Pietro e Paolo di Roma. Un riconoscimento che scatta automaticamente per chiunque abbia ricoperto la carica di premier.

Forlani è stato uno dei massimi esponenti della Dc della quale è stato per due volte segretario. Fu inoltre presidente e vicepresidente del Consiglio, ministro degli esteri, della difesa e delle partecipazioni statali. La sua morte «lascia un segno di grande rilievo nella storia repubblicana», è stato il commento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha anche espresso solidarietà e vicinanza ai figli e ai familiari dell’ex leader Dc. «Forlani – ha proseguito il capo dello Stato – è stata una personalità di spicco della Repubblica per una lunga stagione, e la sua azione nel governo e nel partito di maggioranza relativa ha contribuito all’indirizzo del Paese, alla sua crescita democratica, allo sviluppo economico e al consolidamento del ruolo italiano in Europa, nell’Alleanza Atlantica, nel consesso internazionale».

Per Lorenzo Guerini, deputato Pd e presidente del Copasir, Forlani «è stato una figura di rilievo della Dc, protagonista di una stagione che ha visto la politica portare all’Italia crescita e sviluppo. Ne ha vissuto i lati positivi e negativi con la dignità e la misura di chi serve le istituzioni».
Per il ministro degli Esteri Antonio Tajani, invece, «con Arnaldo Forlani ci lascia uno degli ultimi protagonisti della Prima Repubblica. Una carriera di spicco con la quale ha segnato pagine importanti della storia politica italiana. Anche attraverso scelte coraggiose e di rottura».